Motore al centro, design a forma di cuneo di Gandini , persino lampadari pieghevoli. La Fiat X 1/9, che quest'anno festeggia i 50 anni dal suo lancio, ha avuto la stoffa di una " supercar ", ma anche una carriera internazionale, nonostante le sue umili origini.
FIAT è meglio conosciuta per i modelli che, attraverso il loro design, offrivano soluzioni intelligenti, pratiche e convenienti per il grande pubblico. Modelli come la 500, la 127, la Panda e la Uno/Punto sono ottimi esempi dell'impegno senza tempo del marchio italiano per trasformare in realtà la democratizzazione dell'automobilismo. Tuttavia, accanto a questo sforzo, ha anche creato una serie di auto sportive molto speciali, onorando al massimo le sue origini italiane. Una di queste, la specialissima X1/9, quest'anno compie 50 anni.
Nel 1969 lo studio Bertone realizza il prototipo Autobianchi A112 Runabout. Un veicolo futuristico dalla forma a cuneo e dalla totale assenza di tetto. Dietro le linee estreme della vettura c'era Marcello Gandini, il maestro designer con un amore speciale per questo particolare stile, che ha messo la sua firma su modelli leggendari come la Lamborghini Miura e la Countach, l'Alfa Romeo 33 Carabo e la Lancia Stratos. Tre anni dopo, dopo la Runabout, Gandini trasmetterà le sue battute preferite sulla Fiat X1/9, un'auto sportiva a motore centrale che ricordava una “supercar” nonostante le sue umili origini.
Il motore a quattro cilindri da 1.290 cc, 75 CV, montato trasversalmente, proveniva dalla 128, ma gli ingegneri della X1/9 lo hanno posizionato al centro del veicolo. Questa scelta, oltre ad una migliore distribuzione dei pesi e ad un feeling più sportivo, ha permesso di mantenere la parte anteriore molto bassa, che non ospitava parti meccaniche ad eccezione del radiatore. I corpi illuminanti pieghevoli sono venuti a completare l'immagine sportiva, ma anche semplice. Tra il motore e l'abitacolo rigorosamente biposto, gli ingegneri hanno trovato spazio per il serbatoio della benzina da 48 litri, completando la concentrazione dei pesi al centro del veicolo. In combinazione con le sospensioni indipendenti e il sistema frenante a disco su tutte le ruote, la X1/9 è giustamente identificata come un vero e proprio modello sportivo.
Una delle particolarità della X1/9 era il tetto staccabile che trasformava il modello da coupé a targa. Gandini fece in modo che sotto il cofano ci fosse abbastanza spazio libero per il tetto, mentre dietro il motore c'era un piccolo vano bagagli.
Il design e le caratteristiche dinamiche della X1/9 indussero Fiat e Abarth a considerare l'ingresso del modello nei rally, ma il coinvolgimento del modello fu limitato, lasciando la gloria alla futura Lancia Stratos.
Dal 1972 al 1982 la produzione iniziò negli stabilimenti Bertone e fu completata al mitico Lingotto, mentre dal 1982 - anno in cui il motore fu sostituito con un 1,5 litri - il carrozziere italiano si occupò dell'intero processo. Con una produzione totale di circa 150.000 unità nel 1989, la X1/9 ebbe un particolare successo anche negli Stati Uniti, mentre fu prodotta anche una versione con guida a destra. Grazie al suo aspetto dinamico, è riuscita a continuare la tradizione della Fiat di costruire auto sportive a prezzi accessibili che, contro le loro umili origini, sono state giustapposte con una personalità estremamente potente.
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