Luca Napolitano CEO di Lancia: «Lancia ha una storia bellissima. Se andiamo negli anni Cinquanta e Sessanta, quelli della Dolce Vita, è stata protagonista soprattutto grazie al suo legame con il cinema, l’arte, la cultura. Ma anche, negli anni successivi, con la parte sportiva attraverso i rally. Potevamo iniziare in tre modi diversi, perché Lancia nella sua storia ha fatto bene le city car, con la Ypsilon; le ammiraglie, pensiamo alla Flaminia presidenziale; e le compatte, la Delta. Quindi erano tre buoni temi per impostare la nuova Lancia. Il nostro obiettivo è di dare vita a un rilancio importante e di successo, partendo dall’Italia e dalla Ypsilon, dal nostro mercato domestico, da un parco auto esistente, da un cliente affezionato, con una vettura 100% elettrificata. Una vettura probabilmente più trasversale, più maschile, un po’ più europea e più grande, ma non Suv. Una vettura hatchback, che vuole restare una cittadina e che guarderà al futuro con grande ambizione...»
Se Alfa Romeo è in mano a Stellantis si deve a Carlos Tavares. E anche il fatto che la Lancia non sia stata chiusa è dovuto alle decisioni del manager. A ribadirlo è stato lo stesso amministratore delegato del gruppo Stellantis, che ha dichiarato di essersi opposto alle numerose richieste di vendita del marchio del Biscione e di chiusura del brand di Torino. "Non potete immaginare quante persone mi hanno chiesto di chiudere Lancia quando abbiamo creato Stellantis", ha commentato Tavares parlando dei futuri programmi sportivi dei marchi italiani. "Dovete sapere due cose. Innanzitutto, c'erano molte persone che bussavano alla mia porta per farmi vendere Alfa Romeo. E ho detto di no. E c'erano tante altre persone che mi dicevano che avrei dovuto uccidere Lancia. È imbarazzante: ho detto di nuovo no. Quindi oggi, quello che abbiamo fatto è stato riconvertire il business di Alfa Romeo. Il marchio è redditizio, è posizionato nel segmento premium. L'attività è in cr
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