All’inizio degli anni ‘50 il marchio milanese, recente vincitore di due campionati di F1 consecutivi con l’Alfetta condotta prima da Farina e poi da Fangio nel 1950 e 1951, voleva creare un modello che sostenesse i volumi di produzione e si rivolgesse a un pubblico più vasto, senza tradire le caratteristiche principali che avevano già decretato il successo di Alfa Romeo: tecnologia, prestazioni e stile.
Il Centro Stile Alfa Romeo si mette all’opera e una delle proposte – quella per la versione coupé Sprint - verrà in seguito sviluppata da Bertone, ad opera di Franco Scaglione, lo stesso designer della quasi contemporanea “2000 Sportiva”, della successiva “Giulietta Sprint Speciale” e della meravigliosa “33 Stradale” del 1967. La stessa Bertone curerà poi la costruzione della Giulietta Sprint.
Il risultato è una vettura bassa, con una fiancata essenziale e il posteriore, con il lunotto molto inclinato e avvolgente. Il successo è immediato e travolgente.
Di fatto, Alfa Romeo entra in un nuovo scenario competitivo, quello delle coupé compatte ad alte prestazioni, stabilendo nuovi standard tecnico-prestazionali che la pongono a una rilevante distanza dai concorrenti. Il motore della Giulietta è un quattro cilindri bialbero di 1290 cc completamente realizzato in lega leggera (soluzione all’epoca innovativa per un propulsore prodotto in grande serie) che spinge la vettura a circa 170 km/h, con prestazioni paragonabili a vetture di categoria superiore. La Sprint, nella versione “Veloce” si aggiudica anche la propria classe alla Mille Miglia del 1956, oltre a innumerevoli vittorie su piste e strade di tutto il mondo.
Alla Sprint vengono presto affiancate numerose altre versioni come la berlina, la Spider disegnata da Pinin Farina pensando al mercato USA (come per la Sprint, disponibile anche in versione Veloce), la Sprint Speciale, ancora di Bertone e la Giulietta SZ di Zagato. Non mancherà neppure una versione station wagon denominata Promiscua. Dal 1954 al 1965 sono state prodotte 177.690 Giulietta in tutte le sue declinazioni, a testimonianza di un successo e di un fascino che non accenna a diminuire nel tempo.
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