Fiat Grande Panda: un avvio in salita tra ordini record e ritardi di produzione

Il lancio della nuova Fiat Grande Panda, attesissima erede di un'icona del design italiano, si sta rivelando un vero e proprio caso studio per Stellantis. A fronte di un interesse travolgente da parte dei consumatori, le prime fasi di commercializzazione sono state segnate da notevoli difficoltà sul fronte della produzione e della gestione degli ordini, creando un quadro agrodolce tra un successo di pubblico indiscutibile e una supply chain ancora in affanno.

Il trionfo degli ordini: un "sold out" virtuale

Il primo atto di questa saga commerciale è stato un trionfo. Nel giro di pochi giorni dall'apertura delle prenotazioni, la Grande Panda ha letteralmente polverizzato ogni aspettativa. In Italia e in altri mercati europei chiave, le richieste hanno superato le 15.000 unità già nelle prime settimane di gennaio, segnando un "sold out" virtuale della produzione prevista per i mesi iniziali. Questo successo clamoroso ha dimostrato non solo che il design ispirato al passato ha colpito nel segno, ma anche che la formula di un'auto compatta, spaziosa e con motorizzazioni efficienti (elettriche e ibride) risponde perfettamente alle esigenze del mercato.

Il prezzo d'attacco competitivo e la promessa di una vettura pratica e moderna hanno convinto un pubblico eterogeneo, dai giovani professionisti alle famiglie in cerca di una seconda auto. La Grande Panda è riuscita a generare un'attesa tale da spingere i consumatori a prenotarla "alla cieca", senza averla ancora vista nelle concessionarie o provata su strada.

I freni della produzione: attese che si allungano

Il grande successo degli ordini, tuttavia, ha fatto emergere il tallone d'Achille del progetto: la produzione. Lo stabilimento serbo di Stellantis, a Kragujevac, si è trovato fin da subito a fare i conti con un ritmo più lento del previsto. Fonti interne e report di settore hanno evidenziato una produzione inizialmente ferma a circa 125-150 unità al giorno, un numero nettamente insufficiente per soddisfare le oltre 15.000 prenotazioni già accumulate.

Questa lentezza ha causato un effetto a catena inevitabile: i tempi di consegna si sono allungati drasticamente. Mentre le prime vetture ibride hanno iniziato a raggiungere i clienti a partire da luglio 2025, molti acquirenti si sono visti posticipare le consegne fino a ottobre o persino a fine anno. Le concessionarie si sono trovate a gestire una situazione delicata, dovendo rassicurare clienti entusiasti ma impazienti, molti dei quali hanno già versato l'anticipo.

Cosa dicono i numeri di immatricolazione?

A causa di questi ritardi, i dati ufficiali di immatricolazione non riflettono ancora il successo degli ordini. Nei primi mesi del 2025, le classifiche di vendita hanno continuato a premiare la "vecchia" Panda e la sua versione aggiornata, la Pandina, che godono di una produzione ormai consolidata. La Grande Panda, avendo avviato le consegne in ritardo, comparirà in modo significativo nelle statistiche solo a partire dal secondo semestre dell'anno, quando il flusso di vetture dal Belgio al resto d'Europa si sarà intensificato.

In conclusione, il bilancio delle prime fasi di vita commerciale della Fiat Grande Panda è un chiaro esempio di successo di marketing e di design che si scontra con le complessità della logistica e della produzione di massa. Sebbene i ritardi possano aver frustrato i primi clienti, l'enorme domanda dimostra che Fiat ha centrato l'obiettivo: la Grande Panda non è solo un'auto, ma un fenomeno in grado di generare un'attesa e un desiderio tali da poter superare anche gli ostacoli iniziali più difficili. L'inizio è stato in salita, ma le premesse per un futuro di successo sono solidissime.