La Lancia Thema (2011-2014): Un'alleanza strategica per il rilancio
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La rinascita della Lancia Thema nel 2011, dopo quasi due decenni dalla fine della produzione del modello originale, fu una mossa strategica dettata dall'esigenza di rilanciare il marchio Lancia nel segmento delle berline di lusso. Tuttavia, l'operazione non si basò su un progetto totalmente nuovo, ma sfruttò una piattaforma esistente e già consolidata: quella della Chrysler 300C. Questa decisione, all'epoca molto discussa, fu il risultato della neonata fusione tra i gruppi Fiat e Chrysler, che diede vita a Fiat-Chrysler Automobiles (FCA).
Ragioni economiche e industriali
La principale motivazione dietro questa scelta fu di natura economica e industriale. Sviluppare una piattaforma totalmente nuova per una berlina di grandi dimensioni avrebbe richiesto ingenti investimenti, tempi di sviluppo lunghissimi e, in un periodo di incertezza economica, avrebbe rappresentato un rischio finanziario non trascurabile. L'alleanza con Chrysler offrì l'opportunità di condividere i costi di produzione e sviluppo, riutilizzando componenti e tecnologie già disponibili. La Chrysler 300C, in particolare, offriva una base solida e adatta, dotata di un'architettura a trazione posteriore, tipica delle berline di alta gamma.
Strategia di riposizionamento del marchio
Oltre alle ragioni economiche, la scelta della piattaforma Chrysler rientrava in una più ampia strategia di riposizionamento del marchio Lancia. L'obiettivo era reintrodurre il marchio nel mercato nordamericano e, al contempo, offrire in Europa un'ammiraglia che potesse competere con le berline tedesche. La Thema di seconda generazione fu quindi un rebadging, ovvero un'operazione di ridenominazione e lieve modifica estetica di un modello già esistente, per adeguarlo allo stile e ai gusti del mercato di destinazione. Le differenze principali con la 300C si limitarono a dettagli estetici come la griglia anteriore, i loghi, e alcune finiture interne, mantenendo inalterata la meccanica e la struttura di base.
Sinergie post-fusione
La Lancia Thema fu uno dei primi e più significativi esempi di sinergia post-fusione tra Fiat e Chrysler. Questa operazione fu vista come un test per valutare la fattibilità e l'efficacia della condivisione di piattaforme e modelli tra i due gruppi. Oltre alla Thema, altre vetture furono interessate da un'operazione analoga, come la Lancia Voyager (basata sulla Chrysler Town & Country) e la Lancia Flavia (basata sulla Chrysler 200). Nonostante le buone intenzioni, il progetto della Thema di seconda generazione non riscosse il successo sperato in Europa, e la sua produzione venne interrotta dopo pochi anni. L'insuccesso fu in parte dovuto a una certa confusione d'identità e alla percezione, da parte del pubblico, che il modello fosse poco più di una Chrysler con un marchio Lancia. Tuttavia, questa esperienza ha segnato un capitolo importante nella storia recente di Lancia, dimostrando le sfide e le opportunità di una profonda integrazione tra marchi automobilistici diversi.
