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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Fiat, segnali di ripresa e l'azienda incontra la Fiom sugli investimenti

"Si tratta - spiega il segretario regionale della Fismic, Aragona - di un segnale positivo da parte di Fiat, soprattutto per quanto riguarda i 100 lavoratori assorbiti a titolo definitivo alle Meccaniche"

Saranno circa 100 i lavoratori in comando/distacco alle Carrozzerie di Mirafiori, che dal primo giugno saranno definitivamente assorbiti alle Meccaniche. Lo ha comunicato ieri l'azienda alle Rsa. L'organico delle Meccaniche (tra impiegati e operai) passa a 1500 unità. Altri 50 lavoratori da Mirafiori (tra Presse e Carrozzerie) saranno trasferiti in comando/distacco alla Teksid di Carmagnola. "Si tratta - spiega il segretario regionale della Fismic, Vincenzo Aragona - di un segnale positivo da parte di Fiat, soprattutto per quanto riguarda i 100 lavoratori assorbiti a titolo definitivo. Vuol dire che c'è una ripresa per Mirafiori".

La Fiom incontrera' la Fiat il 27 maggio a Torino per discutere sul nuovo piano di investimenti
presentato dall'azienda a Detroit per gli stabilimenti italiani. Si tratta - sottolinea la Fiom - del primo incontro in Italia sul tema: la delegazione della Fiom-Cgil, che ha richiesto
l'incontro, comprendera' dirigenti e delegati e sara' guidata dal segretario generale Maurizio Landini. Secondo il quale  la convocazione e' "importante perche' abbiamo ottenuto la possibilita' di un confronto diretto con l'azienda". L'obiettivo della Fiom resta quello di "normali relazioni industriali e di un tavolo unico con tutti
 i soggetti interessati". Intanto martedi', spiega Landini a margine dell'assemblea dei delegati del comparto della siderurgia, "faremo le nostre valutazioni sulle scelte della Fiat, visto che ci sono ancora molti dubbi e rimane un alto ricorso alla cassa integrazione".

Fonte: http://torino.repubblica.it/

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