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Fiat 128

Prodotta a partire dal 1969, la Fiat 128 è considerata una delle auto più rivoluzionarie della storia dell’automobile. Con questo modello, Dante Giacosa portò a compimento il concetto di motore anteriore trasversale con trazione anteriore, creando un’architettura che sarebbe diventata lo standard per le compatte di tutto il mondo. L’ingombro contenuto del gruppo propulsore consentiva di liberare spazio nell’abitacolo non solo eliminando il tunnel centrale, ma anche contenendo il numero di organi meccanici, con vantaggi in termini di riduzione del peso e dei consumi. Grazie a questa soluzione, la Fiat 128 fu eletta “Auto dell’Anno 1970” e divenne un riferimento per l’intera industria automobilistica europea. Venne prodotta nello stabilimento di Rivalta di Torino tra il ‘69 e il 1983 e fino agli anni ‘90 in Sudamerica, Egitto e Jugoslavia.

Stabilimento di Pomigliano

Lo stabilimento di Pomigliano sarà utilizzato a pieno regime. Lo assicura Sergio Marchionne che da Detroit lancia messaggi rassicuranti a operai e sindacati sul futuro degli impianti italiani, a cominciare, appunto, dal Vico. Non è ben chiaro come sarà impiegata la fabbrica della Panda – in passato si era vociferato su una linea dedicata al nuovo spider realizzato in collaborazione con Mazda – ma per occupare tutte le linee occorrerà sicuramente aggiungere un altro modello. "Siamo impegnati a non mandare nessuna a casa", a ''non licenziare'', ha detto Marchionne durante la conferenza stampa. E sui cassintegrati ha anche aggiunto: "quando arriverà l'industrializzazione dei prodotti rientreranno tutti quanti".

S'intravvede, dunque, la fine del tunnel dopo la lunga cassa integrazione che ha colpito gran parte dei lavoratori del gruppo, a partire da Mirafiori. A Melfi, è previsto nel piano, verranno prodotte nel 2018 200.000 Jeep; Pomigliano, ha ribadito Marchionne sarà sfruttato al massimo delle sue capacità. Intanto a metà maggio ci sarà a Torino un incontro tra sindacati e Fiat per discutere del rinnovo contrattuale. Le sigle sono ottimiste sul rinnovo di un accordo scaduto da quattro mesi e che sicuramente sarà propedeutico all'ambizioso piano d'investimenti annunciato a Detroit.
Fonte: Quattroruote 

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