Lo sviluppo dell'Alfa Romeo Giulia è da sempre coperto dal massimo segreto e rappresenta uno dei momenti più importanti nel prossimo futuro del marchio italiano, destinato a una rinascita che lo porterà anche a sfidare il mercato americano. Le foto spia che vi proponiamo oggi sono importantissime perché forniscono qualche informazione concreta sullo stato dei lavori del Progetto 952, inconfondibile dicitura riportata a bordo del muletto.
Solo pochi giorni fa avevamo pubblicato le prime foto di un prototipo simile, identificato come Giulia o come primo muletto della futura Maserati Alfieri, mentre è di ieri l'avvistamento di un'altra Ghibli trasformata e rialzata, probabile prototipo della futura SUV Maserati Levante. Non è un caso che anche il prototipo di oggi abbia le sembianze di una Ghibli, viste le sinergie decise dai vertici del Gruppo FCA per dare all'Alfa i contenuti sportivi che dovranno essere alla base del suo rilancio.
Il prototipo, visibilmente accorciato nel passo nella zona delle portiere posteriori, adotta carreggiate più strette e cerchi ruota di dimensioni inferiori alla berlina del Tridente, ma sono gli interni a tradirne la natura, visto che sono totalmente diversi da quelli standard. Con un certo stupore troviamo una plancia realizzata, per ora, con un "patchwork" di componenti presi dai modelli del Gruppo, come il volante di origine Jeep e altri elementi ancora non definitivi. Sulla console centrale, vicino alla leva del cambio automatico, è presente il manettino Dna della Giulietta, un indizio vitale per riconoscere una Alfa Romeo sotto mentite spoglie.
Gli "Skunk Works", il team segreto voluto da Marchionne e al lavoro in una struttura ubicata a Modena accanto alla Maserati Corse, stanno ultimando il progetto Giulia con l'obiettivo di presentare l'auto definitiva alla fine del 2015. Oltre al ritorno della trazione posteriore,
anticipata dalla 4C, saranno i motori V6 benzina e diesel di origine Maserati e la nuova piattaforma modulare "Giorgio" a scaldare gli animi degli appassionati, oltre a un design che dovrà riportare l'Alfa Romeo ai fasti di un tempo.
Fonte quattroruote.it
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