L’azienda si prepara a produrre 228mila furgoni rispetto ai 220mila previsti. Accordo sulle ferie natalizie: si comincia il 24 dicembre, rientro il 7 gennaio
Dopo Pomigliano d'Arco che si conferma stabilimento medaglia d'oro, anche lo stabilimento abruzzese di Atessa, ci porta buone notizie. Il 2014 è stato l’anno d’oro per lo stabilimento Sevel, la fabbrica del furgone commerciale più amato d’Europa, il Fiat Ducato. Lo si aspettava da tempo e da diversi mesi il trend di produzione stava dando segnali confortanti. Manca ora soltanto il “cappello” della comunicazione ufficiale, ma è certo che lo stabilimento di contrada Saletti che impiega oltre 6mila dipendenti diretti chiuderà con una produzione di 228mila furgoni invece che i 220mila previsti. Un numero che consegna alla Sevel il terzo miglior risultato della storia dello stabilimento.
Che le cose stessero andando di bene in meglio per la fabbrica del Ducato made in Abruzzo lo aveva confermato la stessa Fiat-Chrysler appena qualche giorno fa, quando a Torino, nel corso del Cae (Comitato aziendale europeo), l’azienda ha annunciato che la joint-venture in Sevel con Psa Peugeot-Citroen non solo durerà oltre il 2019 (anno previsto per la scadenza dell’accordo), ma che proprio nel 2019 l’azienda sfornerà il nuovo Ducato. Le prospettive lavorative e occupazionali, si avviano per Fca (Fiat Chrysler) ad essere rosee almeno fino al 2027.
Poco più di un anno fa, nel luglio 2013, lo stesso amministratore delegato del colosso italo-americano, Sergio Marchionne, era venuto ad annunciare in Val di Sangro l’investimento di 700milioni di euro per la rivisitazione dell’ultimo modello di Ducato in produzione. Il restyling di oltre l’80% del prodotto ha comportato per lo stabilimento di Atessa l’inserimento di 60 robot di lastratura, il rinnovo di 25 sistemi di spruzzatura in verniciatura, un nuovo impianto di assemblaggio, la riorganizzazione logistica e la predisposizione dello stabilimento per la produzione di una più ampia gamma di prodotti per soddisfare le nuove esigenze dei clienti e del mercato. Il furgone commerciale rinnovato aveva sostituito l’ultima versione della gamma già dalla primavera inoltrata del 2014 e da subito i segnali sono sembrati positivi. Un trend in salita che ha fatto raggiungere un nuovo record alla Sevel che dal 1981 ad oggi ha fatto vendere 2,6 milioni di Ducato in tutto il mondo. E le speranze sembrano protrarsi anche per i prossimi mesi: grazie all’aumento di ordinativi degli ultimi mesi, si ipotizza il ricorso a sabato straordinari già a partire dal gennaio 2015. Il nuovo modello annunciato per il 2019 richiederà invece ben un miliardo di investimenti. Una manna dal cielo per un territorio che sta scontando ancora tutto il peso della crisi. E grazie a questi interventi, SEVEL di Atessa (Chieti), è lo stabilimento per la produzione di veicoli commerciali più grande e innovativo del mondo.
Intanto è stato sottoscritto giovedì scorso dall’azienda e dalle Rsa Fim, Uilm, Fismic e Ugl
l’accordo sul fermo dello stabilimento per le festività. Il periodo di vacanza per i 6.200 dipendenti dello stabilimento è previsto dal 24 dicembre al 5 gennaio 2015. La copertura retributiva avverrà per il periodo dal 24 al 31 dicembre con l’utilizzo di ferie residue degli anni precedenti il 2014, permessi retribuiti, ferie del 2014; dal 2 al 5 gennaio si farà ricorso ai permessi retribuiti in conto ore oppure ai permessi retribuiti del 2015 a fruizione collettiva. Nel periodo di chiusura della fabbrica, comunque, potrebbero essere richiamati al lavoro alcuni dipendenti in relazione a specifiche esigenze tecniche, organizzative e produttive dello stabilimento Sevel e per la salvaguardia degli impianti. Si torna sulle catene di montaggio il 7 gennaio.
Commenti
Posta un commento