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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Lo stabilimento FCA di Verrone (Biella) ottiene il Gold del World Class Manufacturing


L'impianto di trasmissioni di Verrone (Biella) ha conquistato il prestigioso livello Gold del World Class Manufacturing (WCM), il programma mondiale che ha l'obiettivo di eliminare ogni possibile spreco delle risorse impiegate in tutti i processi di trasformazione per la produzione del prodotto finale.

Nello stabilimento di Verrone sono prodotti e inviati in altri impianti del gruppo, non solo in Europa, i cambi della serie C635 che equipaggiano numerosi modelli dei vari marchi di Fiat Chrysler Automobiles, tra cui la Jeep Renegade, la Fiat 500X (Melfi - Potenza) e l'Alfa Romeo 4C.

Il programma WCM ha coinvolto tutti i circa 600 dipendenti dello stabilimento e ha tenuto in considerazione tutti i processi di fabbrica: dalla gestione proattiva della sicurezza al rispetto dell'ambiente e della biodiversità che circonda lo stabilimento, dalle scorte dei materiali (in termini di pianificazione, approvvigionamento ed evasione degli ordini dei clienti) alla rivisitazione del "layout" interno per migliorare la flessibilità globale dell'impianto.
Grazie soprattutto all'elevato livello delle competenze e al totale coinvolgimento delle persone che operano a Verrone, lo stabilimento ha così ridotto i costi di trasformazione analizzati dal WCM di oltre il 7 per cento su base annua. Inoltre, ininterrottamente dal 2010 non si sono registrati infortuni e l'indice di qualità è migliorato dal 2010 del 73 per cento.
L'impianto biellese si aggiunge così agli altri stabilimenti che hanno già conquistato il livello Gold, precisamente GB Vico di Pomigliano, Bursa in Turchia e i polacchi Tichy e Bielsko Biala.

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