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Alfa Romeo Tonale

Il suo design, inconfondibilmente italiano, trova un corrispettivo nella tecnologia da primato e nella connettività ai massimi livelli, come dimostra l’interfaccia completamente digitale degli interni, che combina il quadro strumenti Cannocchiale da 12,3” riconfigurabile e il sistema di infotainment di ultima generazione con display touch da 10,25”. Inoltre, per Tonale, Alfa Romeo ha concepito soluzioni tecniche uniche ed esclusive per offrire al cliente un’esperienza di guida in linea con il DNA del marchio, in cui la meticolosa cura dei dettagli sposa la ricerca continua della più elevata qualità. Attualmente, la gamma si articola su tre allestimenti – Sprint, Veloce e intensa – e una gamma motorizzazioni estremamente completa: Ibrida Plug-In Q4 da 280 CV con cambio automatico a 6 rapporti; Ibrida da 160 CV con tecnologia VGT (Variable Geometry Turbine) e cambio automatico a doppia frizione a 7 marce; e Turbo Diesel da 130 CV con cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. Inso...

Ecco perché i nuovi modelli FCA sono rinviati


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FCA non sembra intenzionata, per il momento, a proporre una nuova generazione della Fiat Punto. Soprattutto per esigenze di bilancio.

Fiat è impegnata a far quadrare i conti ed è ancora alla ricerca di un’alleanza industriale che vada oltre la semplice collaborazione su singoli progetti o modelli.

La linea ufficiale di Torino a riguardo è che il segmento B è quello “poco redditizio”, “dove i margini di guadagno sono ridottissimi”. Parole di Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer Emea di FCA che, interpellato sul futuro della Punto, ha specificato come sia necessario “fare ragionamenti pragmatici e vedere se i soldi che s’investono in nuovi modelli poi tornano effettivamente a casa”.

Il futuro della Punto (come la nascita di altri modelli FCA) è una questione di politica industriale, ma soprattutto di soldi. Per quanto riguarda la prima, il nodo è dove eventualmente fabbricarla e come gestire i vari impianti garantendo livelli ottimali di capacità produttiva. Poi c’è la questione debiti, che frena nuovi investimenti.

Non è una questione di essere o no persone di prodotto o di finanza. FCA non è una onlus, e quindi è più che normale che si facciano i conti in tasca per farli quadrare, e uscire dall'indebitamento e non tornare indietro con conseguenze drastiche.

I modelli è naturale che tutti li vogliono, perché è grazie a quelli che un azieda riesce ad andare avanti. Ma con la situazione di FCA ci sarà da pazientare un po di più, e capire che quando si è con i conti in rosso, gli investimenti vanno fatti con prudenza.

Ricordiamo che comunque sono stati salvati i gruppi Fiat e Chrysler, che sono stati fatti grossi investimenti negli stabilimenti Italiani, che nuovi modelli sono arrivati o stanno per arrivare, che con Alfa Romeo si sta facendo un vero e propro miracolo...tutto questo in una situazine pesantemente negativa per il Gruppo Fiat. Riconosco che non è poco quello che è stato fatto, e pure io voglio i nuovi modelli. Ma ci vuole pazienza e riconoscere che non bisogna fare modelli nuovi a tutto andare perché gli altri fanno cosi, ma ognuno deve guardare la propria situazione. Non è detto che gli altri sono più furbi o intelligenti, e bisogna fare i conti in tasca anche agli altri per capire chi è veramente il più intelligente. Come ha detto Marchionne, la concorrenza va avanti con il segmento B, ma sono in perdita, cosa che in Fiat si vuole evitare. Non per i guadagni personali, ma per il bene del Gruppo. Quindi non bisogna criticare Marchionne dicendo che è un uomo di finanza (è l'AD è deve far guadrare i conti), ma bisogna riconoscere che non fa le cose tanto per farle, e come va va. 

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