L'a.d. di FCA ha sottolineato l'esigenza di rinnovare l'offerta di prodotto in Europa e farlo tornando a presidiare il segmento B, rimodulando la presenza nel segmento A delle citycar.
Dalla presentazione dei risultati finanziari di FCA nel terzo trimestre del 2019 sono emerse le direttrici che dovranno riposizionare il Gruppo sulla presenza nei segmenti inferiori, nel dettaglio l’offerta nel segmento A (delle citycar) e nel segmento B (delle utilitarie).
Mike Manley ha tratteggiato i problemi strutturali che vive nell’area EMEA FCA, riferendoli a un’età media del prodotto la più elevata dell’industria, l’alta esposizione nel segmento A (Fiat Panda, Fiat 500) e l’impiego al di sotto del pieno sfruttamento degli impianti produttivi europei.
Se il primo punto guarda a un rinnovamento che porti ad avere un’età media del prodotto progressivamente a 4 anni, sul punto della piena capacità produttiva degli stabilimenti europei Manley ha prospettato il raggiungimento dell'obiettivo entro il 2022.
Resta da sviluppare l’idea di FCA sulla “sovraesposizione” del gruppo, nel dettaglio con Fiat, nel segmento A. “Fiat nell’area EMEA ha un’esposizione molto alta nel segmento A che, come sapete, offre bassi margini. Crediamo che abbiamo abbandonato la presenza storica nel segmento B, dai margini superiori, dove nel tempo abbiamo stabilito un parco auto di circa 6 milioni di veicoli.
Perciò, in un futuro molto prossimo, ci vedrete ristrutturare il portafoglio prodotti per focalizzarci nuovamente su questi segmenti a più alto volume e margini, questo comporterà un allontanamento dal segmento A”, l’analisi di Manley.
Ripopolare l’offerta Fiat nel segmento B sarà un passaggio semplificato con la definizione della fusione con PSA, potendo contare sulla piattaforma CMP e relativa variante elettrificata, adottata da modelli come Peugeot 208, Opel Corsa, nel segmento B delle utilitarie, dove la storica proposta Fiat è stata la Punto.
Segmento B da intendere non solo nella lettura della berlina utilitaria classica, ma con un’offerta di sport utility/crossover dalle dimensioni entro i 4 metri e 15, una proposta necessaria per intercettare le richieste del mercato nonché in grado di staccare listini più pesanti a parità di offerta tecnica.
Nel piano originario esposto nel 2018 durante il Capital Markets del Gruppo, la famiglia Fiat 500 era stata immaginata con un rilancio, un ampliamento attraverso l'arrivo della nuova Fiat 500 Giardiniera, nome del passato al quale lavorare per costruire quella presenza in quota 4 metri, cinque porte, che posizionasse 500 nel segmento B.
Sul futuro di Fiat 500 resta il fronte dell’elettrica, attesa nel 2020, mentre la gamma con motorizzazioni termiche ed elettrificazione leggera, è stata indicata con un aggiornamento del progetto attuale. 500 che avrebbe la forza per essere un brand a sé, dato il significato iconico del modello, scenario più volte prospettato negli ultimi anni.
Altro modello di segmento A, la componente Fiat Panda, con il concept Centoventi esposto a Ginevra a prefigurarne la futura generazione per stilemi. 500 e Panda, le pedine Fiat nel segmento citycar in Europa, da scoprire come verranno mosse sui diversi mercati, nell’idea di “allontanamento dal segmento A” anticipata da Manley.