Fiat, Alfa Romeo e Lancia: la doppia anima tra ibrido ed elettrico e il nodo dell'enorme differenza di prezzo
Stellantis sta offrendo sempre più alternative al cliente, tra motorizzazioni ibride ed elettriche, ma con una notevole differenza di prezzo. Analizzando i vari modelli e le relative differenze di prezzo è evidente l'enorme differenza.
Fiat 500: l'icona tra passato e futuro
La Fiat 500e, la versione completamente elettrica, è il pioniere di questa nuova era per il marchio torinese. Con un prezzo di partenza che si aggira intorno ai 30.000 €, rappresenta una spesa importante. A novembre 2025, però, il panorama cambierà radicalmente con l'arrivo della Fiat 500 Hybrid. Questa versione, con un prezzo di circa 17.000 €, si posiziona come una valida alternativa, molto più accessibile per chi non vuole (o non può) fare il salto completo all'elettrico. La differenza di 13.000 € è un divario significativo che inciderà profondamente sulla scelta del consumatore.
Fiat 600: il SUV compatto tra tradizione e innovazione
Anche la Fiat 600, il SUV compatto della casa, segue la stessa filosofia. La versione elettrica, la 600e, ha un prezzo che si aggira intorno ai 36.000 €. Recentemente è stata affiancata dalla Fiat 600 Hybrid, con un prezzo decisamente inferiore, a partire da circa 25.000 €. Un gap di 11.000 € che, ancora una volta, rende l'ibrido una scelta molto più appetibile dal punto di vista economico.
Grande Panda: la nuova arrivata con un'offerta a tutto tondo
La nuova Grande Panda è entrata nel mercato con una doppia offerta fin da subito. La versione Grande Panda Elettrica si posiziona su una fascia di prezzo più alta (da 24.900€), mentre la Grande Panda Hybrid è venduta a un prezzo decisamente più basso (18.900€), in linea con la strategia di "democratizzazione" della mobilità voluta da Fiat. Con l'arrivo della Grande Panda 1.2 benzina e cambio manuale il prezzo scenderà ulteriormente.
Lancia Ypsilon e Alfa Romeo Junior: il lusso accessibile e quello sportivo
Anche i brand più "premium" di Stellantis si allineano a questa strategia. La nuova Lancia Ypsilon, disponibile sia in versione elettrica che ibrida, offre una differenza di prezzo sostanziale tra le due motorizzazioni. Stesso discorso per la Alfa Romeo Junior (ex-Milano), presentata in versione elettrica e successivamente anche in versione ibrida. La Junior Elettrica ha un prezzo che supera i 40.000 €, mentre la versione Ibrida si attesta intorno ai 31.000 €.
Sarà tutto economico? Il dilemma delle tasse e delle assicurazioni future
L'offerta di versioni ibride a prezzi decisamente più accessibili sta sicuramente aiutando il mercato a superare l'ostacolo del prezzo di acquisto, che da sempre frena la diffusione dell'elettrico. La domanda, però, è: questa situazione rimarrà invariata?
Ma dopo l'acquisto c'è da pensare anche ad altri costi. Oggi, le auto elettriche beneficiano di incentivi statali, costi di bollo e assicurazione ridotti, e l'accesso a zone a traffico limitato. Ma la diffusione di queste vetture (anche se molto lenta, soprattutto in Italia), con la conseguente riduzione del gettito fiscale derivante da accise e bolli sulle auto tradizionali, solleva un interrogativo: prima o poi arriveranno nuove tasse e assicurazioni dedicate alle auto elettriche?
È lecito pensare che i governi e le compagnie assicurative potrebbero rivedere il loro approccio. Potrebbero essere introdotte tasse sul consumo di energia elettrica per la ricarica, bolli basati sul peso o sulla potenza, o nuove polizze assicurative che tengano conto dei maggiori costi di riparazione delle vetture elettriche e dei notevoli danni che creano in caso di incendio, ecc...
Considerando già solo la differenza di prezzo tra elettrico e termico, la differenza di autonomia, tempi per il rifornimento e possibilità di fare riferimento, dovrebbe essere chiaro del perché l'elettrico non vende come qualcuno non vorrebbe. E i motivi sono anche tanti altri. Basterebbe ascoltare un po di più il mercato!
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