Bruno Saby e Lancia al Monte-Carlo: una storia d'amore che non finisce
Il legame tra Bruno Saby e Lancia è una di quelle storie che profumano di leggenda nel mondo dei rally. Un'unione cementata da vittorie e da una passione inossidabile che, a distanza di anni e con l'avvento dell'elettrico, continua a scrivere nuovi, emozionanti capitoli.
Appena sceso dalla ruggente Lancia Delta HF Integrale con cui ha appena preso parte al Tour de Corse Historique, il "tuttofare" dei rally è già salito a bordo della nuovissima Lancia Ypsilon HF per affrontare l'impegnativo E-Rallye Monte-Carlo. Un passaggio di testimone, o meglio, di guida, che simboleggia perfettamente il suo eccezionale eclettismo e la sua fedeltà al marchio italiano.
A bordo della Lancia Ypsilon HF 100% elettrica da 280 cavalli, forte della recente vittoria nell'E-Rallye de France Auvergne Rhône-Alpes, Bruno Saby, affiancato da Christophe Marquès, si prepara a percorrere oltre 1.000 chilometri sulle strade che lo hanno visto trionfare in passato.
Un palmarès da leggenda
Bruno Saby non è solo un nome, ma una colonna portante del motorsport francese. Il suo palmarès parla chiaro: vincitore del Campionato del mondo di rally al Tour de Corse, poi la clamorosa vittoria al leggendario Rally di Monte-Carlo del 1988 con una Lancia Delta HF 4WD. A ciò si aggiungono molteplici titoli di Campione di Francia di rally, di cui due volte su terra con una Lancia Delta HF Integrale, la vittoria alla Dakar e della Coppa del mondo fuoristrada, e il titolo di campione di Francia di rallycross.
Lancia: una passione profonda
La sua "solida storia con Lancia" decolla quando, dopo la vittoria al Tour de Corse, viene reclutato da Cesare Fiorio per unirsi al team ufficiale nel Campionato del Mondo Rally. Per tre stagioni, Saby ha contribuito attivamente ai titoli mondiali costruttori della Lancia, conquistando podi a Sanremo, al Tour de Corse e, ovviamente, l'indimenticabile successo a Monte-Carlo.
"La Lancia Delta era un'auto straordinaria, sviluppata da un team straordinario", ricorda Bruno Saby con affetto. Ma al di là della macchina, è l'ambiente umano ad averlo segnato: "L'accoglienza che ho ricevuto in Lancia mi ha davvero colpito. Quando ho firmato con Cesare Fiorio, si è preso la giornata per presentarmi a tutti. Non ho mai visto una passione così forte per il motorsport, una passione così profonda."
L'amore per la Delta lo ha accompagnato anche dopo il Mondiale: nel Campionato europeo e in quello francese, Saby ha continuato a collezionare successi con tutte le generazioni del modello, spingendosi persino a diventare vicecampione di Francia nel Rallycross con la "bestiale Lancia Delta S4".
L'elettrico e il Monte-Carlo: il ritorno all'ambizione
Dopo anni di successi alla Dakar, Saby non ha smesso di gareggiare. La sua dedizione è intatta: "Amo ancora guidare. È una passione profonda a cui non si può rinunciare."
Oggi, l'icona francese torna al Monte-Carlo per la quarta volta nell'E-Rallye, ma con una marcia in più: la nuova Lancia Ypsilon HF. Un'esperienza che Saby accoglie con entusiasmo: "È un piacere rivedere Lancia sulle nostre strade! Ho una storia speciale con questo marchio e sono felice di poter guidare la nuova Lancia Ypsilon HF da 280 cavalli, 100% elettrica, sulle strade di Monte-Carlo."
Il rally, che prenderà il via mercoledì 15 ottobre davanti al Casinò di Monaco con la prima tappa attorno al Col de Turini, vedrà Saby e Marquès sfidare un "gruppo molto forte" in un viaggio di oltre 1.000 chilometri tra le Alpi Marittime, il Varo, le Alpi dell'Alta Provenza e persino l'Italia.
La sua missione, come sempre, è chiara: "L'ambizione è sempre quella di poter competere al vertice!" E in questo suo ritorno con la Lancia Ypsilon HF, Bruno Saby dimostra ancora una volta che la vera passione non conosce limiti di tempo o di tecnologia, ma trova sempre il modo di tornare a casa, sulle strade del leggendario Rally di Monte-Carlo.
