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Fiat Abarth OT 1300-124 Coupé (1966)

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Con la sigla OT Abarth inizialmente definisce le sue creature “Omologate Turismo” cioè costruite per correre e vincere nella Classe Turismo. In realtà questa iconica sigla definisce anche prototipi e vetture in serie limitata che corrono in altre categorie. La maggior parte delle Abarth OT nascono tra il 1964 e il 1966. Trasformando le Fiat 850 berlina Abarth produce la OT 850 e l’evoluzione OT 1000. Trapiantando un inedito motore bialbero, sempre sulla carrozzeria 850 berlina nasce la potente OT 1600. Partendo dalla Fiat 850 coupé, Abarth realizza la OT, offerta in diverse cilindrate come la "sorella" berlina:  la versione con motore da un litro prende il nome di OTS 1000. La coupé evolve ancora nell’OT 2000 e con il motore della 1000 Radiale (su scocca della Fiat 600) nasce la OTR 1000 Coupé. Trapiantando la versione trasformata del motore della Fiat 124 nella Fiat 850 coupé nasce l’OT 1300/124. Nomi e sigle simili che evidenziano la grande creatività orientata all’innalzam...

Fiat Abarth 2200 Coupé Allemano (1959)

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Alla fine degli anni ’50 Carlo Abarth decide di affiancare all'attività di elaboratore e costruttore di auto da competizione una piccola produzione di vetture stradali Gran Turismo. Come da tradizione, le nuove Abarth nascono intorno a motori di serie elaborati dalla Casa dello Scorpione. Tra le diverse GT prodotte, le più amate dallo stesso Carlo Abarth sono quelle sviluppate partendo dal motore a 6 cilindri in linea della Fiat 2100. Dalla matita di Giovanni Michelotti escono le 2200 in versione Coupé e Cabriolet, entrambe prodotte dalla carrozzeria torinese Allemano.  Con l’avvento - nel 1961 - della Fiat 2300, Abarth porta la cilindrata delle sue GT a 2400 cc. Per la linea della nuova coupé richiede due diversi studi ai carrozzieri Ellena e Allemano. Poi affida la produzione a quest'ultimo, selezionando però elementi stilistici provenienti da entrambe le proposte creative. L’Abarth 2400 Coupé diventa la sua vettura di tutti i giorni, così amata da essere esposta al Salone di...

Fiat Abarth 850 TC Gruppo 2 (1968)

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Le elaborazioni Abarth più famose si sviluppano intorno alla Fiat 600. Le vincenti 750 si evolvono nel 1961 nell’Abarth 850 TC (Turismo Competizione), realizzata partendo dalla 600D. L’Abarth completa l’assemblaggio delle vetture fornite dalla Fiat con le parti meccaniche prodotte internamente. Le 600 elaborate da Abarth cambiano aspetto: sotto e poi al posto del paraurti anteriore compaiono i radiatori dell'olio, e per raffreddare ulteriormente i motori sempre più potenti il cofano posteriore viene mantenuto aperto con delle staffe. I successi in pista non tardano a venire, in particolare nelle massacranti gare di durata. Nel 1961, in seguito alla vittoria di classe conquistata alla 500 chilometri sul più famoso circuito tedesco nasce una versione commemorativa ulteriormente potenziata: è la Fiat Abarth 850 TC Nürburgring. L’evoluzione porta alla nascita dell’Abarth 1000 con motore di 982 cc, ma la versione più potente è quella con valvole radiali nota come "TCR", che su...

Fiat Abarth 695 (1964)

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La Fiat 600 non è l'unica "piccola" Fiat a sucitare l'interesse di Abarth: a partire dal 1957 la Casa dello Scorpione si dedica anche alla Nuova 500. Carlo Abarth ne elabora il motore, e nel febbraio 1958 una 500 dotata di carrozzeria Fiat e di un motore preparato corre ininterrottamente per 7 giorni e 7 notti sull'anello dell'alta velocità di Monza, concludendo la sua maratona a una media di oltre 108 km/h. Nel 1963 nasce la Fiat Abarth 595, realizzata prima sulla base della 500 D e poi - dal ’65 fino al ‘71 - su quella della 500 F incrementando la cilindrata a 595 cc.  L’approccio è analogo a quello della 600: Fiat fornisce vetture quasi complete sulle quali l’Abarth monta le sue parti modificate, molti elementi meccanici e qualche dettaglio degli interni come il cruscotto e il volante. Nel 1964 viene presentata la versione potenziata 595 SS e quelle a cilindrata ancora maggiorata, la 695 e la 695 SS. L’ulteriore evoluzione del 1965 è l’Abarth 695 SS Assetto...

Fiat Uno (1983)

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Uno, tutto il resto è relativo. Così termina lo spot di lancio della Fiat Uno che conia i neologismi: comodosa, sciccosa, risparmiosa e scattosa, che ben sintetizzano i concetti base della berlin "piccola" a 2 volumi presentata nel 1983 alla stampa internazionale a Cape Canaveral. Nasce col motore della 127 la Uno 45, affiancata dalle 55, 60 e 70: le diciture indicano i CV di potenza dei vari motori; la 70 è disponibile anche in versione Selecta, col cambio automatico. La carrozzeria è offerta a 3 o 5 porte negli allestimenti normale ed S e, sempre nell'83, viene lanciata anche la Uno Diesel.  Dal 1985 arrivano il motore Fire, la Uno Turbo e la Uno Turbo Diesel, mentre la più sciccosa è la 70 SX con gli interni in Alcantara. Il Trofeo Uno Turbo diventa la fucina per scovare nuovi talenti dei rally, da Alex Fiorio a Piero Longhi. Nel 1989 debutta la 2a serie che riprende gli stilemi della Tipo, da cui eredita alcuni motori. La produzione termina nel 1995, da 2 anni c'è...

Fiat Panda 30 (1980)

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Nel 1980 - con la collaborazione del team di Giorgetto Giugiaro - Fiat cura la progettazione di una vettura che sostituisca 126 e 127. Nasce così la Panda, in due versioni: la 30 con l’evoluzione del motore della 126 e la 45 con quello della 127. Utilitaria essenziale e squadrata, è capace in soli 3,38 metri di ospitare 5 persone: compatta fuori ma grande dentro. Paraurti avvolgenti, alta fascia protettiva, ampia superficie vetrata, estremamente funzionale in ogni dettaglio, persino nel divano posteriore che si trasforma in letto, culla o amaca.  Nell’82 s'impreziosisce con la versione Super e nell’83 compare l’inarrestabile 4x4, capace di arrampicarsi ovunque. Dopo 1 milione e mezzo di Panda vendute si rinnova il parco motori, con due unità della famiglia Fire: il mille della Uno e un 769 cm3 - affiancati da un 1,3 diesel. Il successo della 1a serie dura oltre vent’anni, fino alla nascita nel 2003 della 2a e nel 2012 della  3a.

Fiat Dino 2400 Coupè (1972)

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Al Salone di Torino del 1966 debutta la Dino Spider, vettura nata dalla matita di Pininfarina intorno a un sofisticato 2 litri V6  di produzione Ferrari. La Casa di Maranello stringe un accordo con Fiat per la fornitura dei propulsori, che le permette di omologare rapidamente il motore per utilizzarlo in Formula 2.  Il nome - del motore e della vettura - è quello del figlio di Enzo Ferrari, Alfredo detto Dino, che ha collaborato alla progettazione del V6 ma è prematuramente scomparso.  Pochi mesi dopo, al Salone di Ginevra del ’67, arriva la versione Coupé disegnata e prodotta da Bertone: ha il passo più lungo e porta 4 persone. Il successo è notevole, così nel 1969 ancora a Torino esordisce la 2a serie dei due modelli. Il motore cresce a 2,4 litri e compare il retrotreno a ruote indipendenti dell'ammiraglia Fiat 130, più adatto alle maggiori prestazioni delle Dino 2400. Oltre che per le Fiat Dino e la Ferrari Dino 246, il 2,4 verrà in seguito utilizzato per equipaggiare ...

Abarth 595: Sessant'anni della “piccola ma cattiva”

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Svelata a settembre e presentata ufficialmente al pubblico al Salone di Torino del 1963, la Fiat-Abarth 595 conquistò subito pubblico e stampa. Ora disponibili in due modelli e livelli di potenza, Abarth 595 e Abarth 695, offrono prestazioni da brivido, uno scarico ruggente, uno stile irriverente e audace e, naturalmente, divertimento di guida. In occasione dell’anniversario e per tutto il mese di ottobre, sulle Abarth 695 in pronta consegna verrà offerto gratuitamente nel prezzo della vettura, il “pack competizione” del valore di 2.500 euro.   Sessant'anni fa, nel settembre del 1963, Carlo Abarth presentava al mondo la Fiat-Abarth 595. Basata sulla Fiat 500 D, modello che aveva avuto sempre più successo a partire dal 1961, la nuova Fiat-Abarth 595 prese il nome dalla sua cilindrata, che era stata aumentata grazie ad un lavoro sui cilindri e sui pistoni e sui loro materiali completamente nuovi. Si differenziava dalla Fiat 500 D all'esterno per la sua accattivante griglia anteri...

RENAULT FESTEGGIA 30 ANNI DI TWINGO A LOHÉAC

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Oltre 400 espositori proporranno pezzi di ricambio rari, accessori vintage, attrezzi specifici e anche riviste specializzate. Durante questo evento di punta nel mondo delle automobili classiche, i visitatori potranno trovare le parti mancanti, assistere a dimostrazioni in pista o venire a chiacchierare con il team The Originals Renault – the Collection durante il fine settimana. In programma, una mostra dedicata al 30° anniversario di Twingo che riunisce sia i primissimi modelli ma anche alcune show car: Twingo di Sabine Marcelis e altri tre modelli retrofittati: Gangsta Crew, Y2K oltre a una nuova versione inedita del modello Top. Questa mostra sarà circondata dai Twingos dei collezionisti che viaggeranno numerosi. Anche altri modelli spettacolari, come la show car elettrica Mute The Hot Rod, faranno il viaggio. In pista, l'intrattenimento sarà fornito da dimostrazioni di Renault 5 sportive come la R5 Turbo, la R5 Alpine Gruppo II, la R5 LS e persino una 4L Cross si uniranno a que...

E' STATA RAGGIUNTA QUOTA 8 MILIONI DI CLIENTI DACIA DAL 2004

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8 milioni di clienti Dacia, è il numero simbolico che è indice di un incredibile successo. Nel 2023, Dacia ha superato 8 milioni di veicoli venduti. Dacia passa da costruttore nazionale rumeno prima del 2005 a marchio di successo noto in tutta Europa. Dacia è un Brand diverso dagli altri. Dal 2004, ha introdotto un nuovo stile di consumo basato su una visione pragmatica dell’auto: ridefinire costantemente il concetto di essenziale, offrendo il miglior rapporto prezzo/prestazioni. Le vendite sono in costante aumento e il numero dei clienti ormai supera gli 8 milioni. Il costruttore rumeno nasce nel 1968 con il nome di UAP, che sta per Uzina de Autoturisme Pitesti, ossia stabilimento automobilistico di Pitesti. Quest’ultima è una cittadina situata lungo le rive del fiume Arges nel distretto di Arges, dove è tuttora dislocata la sede sociale. L’attuale nome Dacia appare per la prima volta nel 1980, nome ispirato dalla “Dacia”, il nome che gli antichi romani avevano dato alla Romania. Il G...