Al Salone di Torino del 1966 debutta la Dino Spider, vettura nata dalla matita di Pininfarina intorno a un sofisticato 2 litri V6 di produzione Ferrari. La Casa di Maranello stringe un accordo con Fiat per la fornitura dei propulsori, che le permette di omologare rapidamente il motore per utilizzarlo in Formula 2.
Il nome - del motore e della vettura - è quello del figlio di Enzo Ferrari, Alfredo detto Dino, che ha collaborato alla progettazione del V6 ma è prematuramente scomparso.
Pochi mesi dopo, al Salone di Ginevra del ’67, arriva la versione Coupé disegnata e prodotta da Bertone: ha il passo più lungo e porta 4 persone.
Il successo è notevole, così nel 1969 ancora a Torino esordisce la 2a serie dei due modelli. Il motore cresce a 2,4 litri e compare il retrotreno a ruote indipendenti dell'ammiraglia Fiat 130, più adatto alle maggiori prestazioni delle Dino 2400.
Oltre che per le Fiat Dino e la Ferrari Dino 246, il 2,4 verrà in seguito utilizzato per equipaggiare la vincente Lancia Strato’s da rally.
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