Fabrizio Curci parla dei piani di Alfa Romeo

La nuova Alfa Romeo che entrerà in produzione a Cassino, di fatto è già pronta. Lo ha sottolineato Fabrizio Curci, il responsabile Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) di Alfa Romeo. Non poteva fare altrimenti dopo le parole inequivocabili di Marchionne, che aveva sottolineato come sull’Alfa si stava giocando la partita più importante e che se tutto andrà bene ci saranno altre assunzioni. Sul piano non ci sono dubbi: è quello del sei maggio scorso presentato a Detroit, né più né meno.

Curci stavolta ha rincarato la dose, ha detto che tutto il gruppo sta lavorando nel silenzio e saranno i fatti a dare seguito ai rumors: “Noi abbiamo un piano molto chiaro. – Ha detto il Manager – Bisognerà solo attendere il 24 giugno per la preview del nuovo modello. Poi dal giorno dopo partirà il piano”. E’ quindi confermato tutto il timing, che prevede dal 24 giugno in poi, con al massimo un paio di mesi di scarto, l’avvio delle produzioni a Piedimonte San Germano.

Dopo la Giulia, che forse non si chiamerà Giulia, quindi è meglio dire dopo l’auto del segmento D, ci saranno altri sette modelli: almeno altri quattro saranno prodotti nello stabilimento cassinate. Quello successivo alla berlina midsize sarà il SUV. La certezza assoluta è quella relativa all’italianità delle produzioni, Curci lo ha detto senza mezzi termini: “Sarà una produzione tutta italiana proprio come il dna del marchio. Prodotti che nascono nel nostro Paese ma con una logica di funzionamento a livello globale perché i nostri estimatori sono in tutto il mondo, dagli Usa al Giappone”.

A Melfi intanto da lunedì si parte a lavorare con i venti turni settimanali, un sistema produttivo

che ben presto potrebbe approdare anche a Piedimonte, come ha auspicato il segretario nazionale della FIM CISL Uliano che ha sottolineato: “Se nei prossimi mesi ci fossero le condizioni per adottare questo stesso modello anche a Cassino sarebbe un ottimo segnale, vorrebbe dire che anche lì saremmo pronti a partire velocemente con le nuove produzioni”. Un nuovo passo in avanti è quindi stato fatto, il 24 giugno si avvicina a grandi falcate, prima di allora ufficialità non ce ne saranno.