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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Veramente vedremo nuove Lancia?


PAI ©

In tutta Europa i siti Lancia mostrano questo messaggio. Solo noi Italiani abbiamo la sola Ypsilon, mentre fuori dai confini Italiani non esiste più.
Un rilancio la vedo dura, e visto che FCA si fa problemi a fare la Punto, figuriamoci una nuova Ypsilon per noi o da rilanciare in Europa. Spero di sbagliarmi, ma credo proprio che quando la Ypsilon arriverà a fine carriera in Italia, arriverà il momento di dire addio al marchio di Chivasso.

I tentavi (giusti o sbagliati che siano) sono stati fatti, e la situazione finanziaria di FCA per investire anche per Lancia non è stata d'aiuto. Da amante dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, sono molto dispiaciuto, e fine all'ultimo ho voluto credere in una svolta. Ma a questo punto la vedo dura.


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