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Buon compleanno Alfa Romeo: 115 anni nel segno della sportività italiana

Un anniversario che attraversa la storia dell’auto con lo sguardo rivolto al futuro, celebrato con un grande raduno al Museo di Arese e con un video suggestivo (link), che ripercorre i momenti emblematici di un anno straordinario, il 115° della storia Alfa Romeo. Tra emozioni, innovazione e orgoglio italiano, il filmato celebra progetti unici e partnership strategiche: dalla presentazione dell’esclusivo libro “Alfa Romeo 33 Stradale” alle prestigiose collaborazioni con il team Luna Rossa e la tennista Jasmine Paolini, ai risultati commerciali che hanno visto Junior raggiungere gli oltre 42.000 ordini dal lancio. Il raduno ha avuto luogo domenica 22 giugno, presso il Museo Storico Alfa Romeo, richiamando migliaia di persone, tra appassionati e alcuni dei 300 Club ufficiali provenienti da tutto il mondo, che hanno partecipato con entusiasmo a corsi in pista, incontri esclusivi, parate e momenti di celebrazione.   Il legame tra Alfa Romeo e i suoi appassionati è da sempre qualcosa di ...

La sfida è sui nuovi modelli. Possibile scenario per Fiat e Alfa Romeo


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Fonte laRepubblica.it

L’Alfa Romeo, che è appena all’inizio del rilancio, è quella più esposta agli aggiornamenti del piano in corso d’opera, fatti salvi i pilastri della sportività e la produzione italiani. Dopo Giulia e Stelvio, la produzione però deve essere rafforzata. Quindi sono attese un’ammiraglia e una (o due con la spider) sportive sulla base della Giulia e soprattutto due nuovi Suv, uno più piccolo e l’altro più grande dello Stelvio. Il discorso dei modelli si incrocia comunque con la scacchiera del sistema produttivo e questo apre la questione non secondaria del “dove produrre che cosa”. Per esempio il ritorno, a conclusione del ciclo vita, di Panda nell’impianto polacco di Tychy è figlio della necessità di mantenere alto il livello produttivo di questa fabbrica che (orfana della Ka precedentemente prodotta per Ford) non potrà reggere solo sulla 500, al suo decimo anno, e sulla Lancia Y in esaurimento. Questo però “libererà” Pomigliano che secondo Marchionne è «pronto a produrre modelli più complessi», ovviamente alla condizione di raggiungere volumi produttivi sufficienti a mantenere il livello occupazionale. La risposta potrebbe allora venire dalla futura 500 (la prossima generazione potrebbe comprenderà anche una 5 porte) o dalla gamma della Alfa “piccole” a cui si sta pensando, come un Suv compatto o l’eventuale erede della Mito, oppure la futura Giulietta se venisse trasferita qui da Cassino. O ancora, come avviene a Melfi, mescolare due modelli di marchi diversi, come Alfa e Jeep. Insomma, una partita tutta da giocare. Diversa da quella della Lancia su cui Marchionne, proprio al salone di Ginevra, è stato ancora una volta molto chiaro: «Non sono mai riuscito a trovare un progetto con risultati accettabili. È un marchio troppo selettivo e non conosciuto abbastanza. Avremmo fatto un pasticcio con Alfa se avessimo pensato a Lancia. Quindi lo abbiamo messo da parte».

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