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Un sogno che riparte da Palermo: il Trofeo Lancia infiamma la Targa Florio

Lo scorso weekend, in occasione della leggendaria Targa Florio, si è celebrato il ritorno di Lancia alle competizioni e l’avvio nel nuovo Trofeo Lancia. Ad aggiudicarsi la vittoria della prima tappa del monomarca è stato Gianadrea Pisani, navigato da Nicola Biagi Dotata di un motore turbo da 212 CV e messa a punto dal leggendario Miki Biasion, la Ypsilon Rally4 HF si è distinta per l’eccellente comportamento dinamico, la reattività nei cambi di direzione e la stabilità alle alte velocità. Sincera e generosa, la grintosa vettura da gara si conferma la soluzione ideale per i piloti più giovani, che aspirano a emergere in una delle discipline più tecniche del motorsport. Grande successo anche fuori dal tracciato con eventi esclusivi a Palermo, migliaia di visitatori al Villaggio Lancia Corse HF e un forte coinvolgimento sui canali social ufficiali di Lancia Corse HF su Facebook, Instagram e TikTok. Il prossimo appuntamento del Trofeo Lancia è fissato per i giorni 30-31 maggio quando si co...

Fiat Campagnola "Alger - Le Cap" (1951)


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Nel 1950 l'Esercito Italiano bandì una gara per la fornitura di veicoli polivalenti per impieghi speciali (in inglese MPV, cioè Multi Purpose Vehicle), che ricalcassero lo schema della Jeep Willys, il fuoristrada impiegato dalla truppe americane durante la campagna europea del secondo conflitto mondiale.
Due case automobilistiche di grande prestigio come l'Alfa Romeo e la Fiat si cimentarono nella progettazione di un tipo di automezzo che, fino a quel momento, non aveva ancora avuto nessun sviluppo nel panorama automobilistico italiano.

Ne scaturirono due modelli, entrambi siglati con la dicitura "A.R. 51", dove le due lettere stanno per "Automezzo da Ricognizione", che vennero presentati al vertici militari.
Per ragioni di praticità e facilità nella gestione e nelle riparazioni, la scelta cadde sul prototipo della Fiat, prodotto ingegneristico di Dante Giacosa, che venne così messo in produzione su larga scala.
A fine autunno del 1951 la dirigenza Fiat decise di battere il record di velocità della traversata dell'Africa da Città del Capo ad Algeri con una Campagnola A.R. 51. L'impresa fu portata a termine in 11 giorni, 4 ore e 54 minuti: un record ancora imbattuto, nonostante gli odierni mezzi tecnici e ritrovati tecnologici.
Pilota e organizzatore fu designato Paolo Butti, forte dell'esperienza maturata nel corso di precedenti rally in terra d'Africa, affiancato da un collaudatore Fiat con profonda conoscenza della Campagnola, cioè quel Domenico Racca incaricato qualche tempo prima della messa a punto del prototipo militare.
In realtà non si trattò "solamente" di percorrere il tragitto Città del Capo-Algeri bensì di effettuare prima il percorso al contrario, partendo da Algeri per raggiungere Città del Capo, organizzando via via le tappe ed i punti di rifornimento per il raid vero e proprio; per i componenti dell'equipaggio fu quindi una doppia traversata Nord-Sud-Nord del continente africano. Racca e Butti utilizzarono due identiche Campagnole, una per ciascuna tratta, in modo da poter avere quella "fresca", spedita da Torino, per il tentativo, riuscito, di record.

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