L'ecobonus non piace a Fca


"È un fatto certo che il sistema di bonus-malus, qualora attuato secondo l'impianto approvato in prima lettura alla Camera, inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore, costruttori e filiera, estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale". Lo scrive Pietro Gorlier, responsabile attività Emea di Fca, in una lettera al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Nino Boeti che aveva invitato i vertici del gruppo automobilistico a discutere le prospettive di investimento nella Regione.

Allo stesso tempo Fca ha deciso di non partecipare domani al Consiglio aperto sul futuro del settore auto, come annunciato da Boeti che, dopo aver convocato a Palazzo Lascaris la capogruppo per decidere se confermare o meno la riunione, ha deciso di annullarla. La comunicazione della mancata partecipazione all'incontro, che sarebbe appunto legata alle incertezze normative sulla questione dell'ecotassa, è stata anticipata dall'azienda al presidente Boeti con una telefonata e poi confermata con la lettera. A quanto si apprende ora si chiederà a Fca di concordare una nuova data per gennaio.
Gorlier ricorda come "la realizzazione del piano industriale per l'Italia prevede entro il periodo 2019-2021 un ammontare di investimenti pari a 5 miliardi di euro per i il lancio di 13 nuovi modelli o restlyling di modelli esistenti nonché nuove motorizzazioni con impiego diffuso di tecnologia ibrida ed elettrica". Un progetto che "prevede la produzione della futura Fiat 500 elettrica ed il rinnovamento dei modelli Maserati Levante, Quattroruote e Ghibli a Mirafiori" e "riteniamo garantirà progressivamente il raggiungimento della piena occupazione". Tuttavia, continua Gorlier, "negli ultimi giorni lo scenario a tendere del settore è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell'auto in discussione all'interno della Legge di bilancio che a nostro avviso alterano l'intero quadro di azione, all'interno del quale il piano dell'Italia era stato delineato". Pertanto "se tale intervento fosse confermato fin dal 2019 si renderà necessario un esame approfondito dell'impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano annunciato".

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