Al Salone di Ginevra 2004 viene presentata la Fiat, Trepiùno una concept car ideato dal Centro Stile Fiat che rappresenta un “ritorno al futuro”. Il prototipo, infatti, reinterpreta in chiave moderna una vettura, la Fiat 500, che ha segnato la prima motorizzazione di massa nel nostro Paese.
Sono tanti i riferimenti al passato ma con una particolarità: tutti gli elementi vengono riproposti su “Fiat Trepiùno” solo dopo aver meditato sulla loro effettiva necessità a bordo di un’auto moderna, rivedendone le funzioni e i materiali, o addirittura trovandone nuovi usi.
Per esempio, incastonati sul frontale i 2 proiettori anteriori sono accompagnati dai 2 fanalini ausiliari e sono espressione della tecnologia più raffinata.
I fanali posteriori, invece, funzionano con degli schermi LCD, che visualizzano in maniera “grafica” le indicazioni da segnalare: la comunicazione passa così dall’interno all’esterno della vettura.
Altro esempio di rilettura stilistica è rappresentata dalla famosa capote di tela di alcune supercompatte del passato che oggi su “Fiat Trepiùno” viene interpretata con uno sky-dome.
Posto in continuità con il parabrezza, il vetro di grandi dimensioni offre una lettura lineare e luminosa del padiglione, mettendo in risalto le due arcate dei montanti.
La parte posteriore ripropone su “Fiat Trepiùno” un concetto di portellone con la soglia più alta e che integra il lunotto e lo spoiler del tetto. La soluzione adottata si dimostra molto pratica per le operazioni di carico e scarico degli oggetti di tutti i giorni.
Grazie alle nuove tecnologie di materiali, “Fiat Trepiùno” è la prima vettura che supera le classiche soluzioni “2+2” di alcuni coupé o spider ma anche quelle di tante city-car che limitano l’abitabilità a soli 2 posti anteriori. Infatti, il prototipo introduce il concetto di “3+1” anche ai veicoli con spazio posteriore ridotto.
Merito di un’architettura innovativa, capace di adattarsi alle esigenze di trasporto più comuni e di soddisfare il maggior numero di utenti possibili: 2 posti, 3 posti, 3 + 1 posto di emergenza.
La plancia merita un discorso a parte per via della sua forma e delle funzionalità che offre. Infatti, il volume di “Fiat Trepiùno” propone una soluzione innovativa e capace di contenere la struttura e gli equipaggiamenti di un cruscotto moderno.
Ecco allora 2 contenitori “a cassetto” sulla zona superiore e una console centrale i cui comandi agiscono “sotto-pelle”, cioè basta sfiorarli per vedere un segnale luminoso seguire i movimenti dell’utente e recepire il suo input. Poi, dalla stessa console affiora un display a cristalli liquidi che visualizza il menù di un altro comando multi-funzione a sfioramento.
Un mix di passato e futuro, dunque, una ricerca stilistica e costruttiva che si allontana dal prodotto di massa per approdare all’oggetto unico.
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