Fiat Croma compie 35 anni



Nel dicembre 1985 la Fiat rinnovò il suo modello di classe alta sostituendo la Fiat Argenta, rimasta in produzione per solo quattro anni e dai risultati di vendita piuttosto deludenti, con la nuova Croma. Il suo esordio diede luogo alla scomparsa della trazione posteriore in favore della trazione anteriore. Il progetto è anche noto come "Tipo Quattro" e raccoglie in sé anche altre vetture: Lancia Thema, Saab 9000 e Alfa Romeo 164. Il progetto comune tra le ammiraglie vide la nascita prima di Lancia Thema e Saab 9000, mentre per Croma si ricorse a uno studio di stile ottenuto "per derivazione" dalla Lancia Thema, contenendo moltissimo i tempi di sviluppo e i costi di design. La linea estremamente equilibrata ed elegante, il comfort dell'abitacolo, la versatilità del portellone posteriore e l'innovativo concetto "VSS", garantirono alla Croma un grande successo: durante gli undici anni di vita commerciale del modello, ne vennero venduti circa 438 000 esemplari. Tecnicamente condivideva con le altre tre vetture l'autotelaio, le sospensioni, l'ossatura delle fiancate, il padiglione, gran parte degli impianti (condizionamento, circuito frenante) e con Thema e Saab anche le porte.


Il disegno della classica linea a due volumi e mezzo era nato in seno al Centro Stile Fiat, che ne aveva affidata la supervisione a Tom Tjaarda, e Giorgetto Giugiaro della Italdesign, mentre la costruzione era quasi interamente robotizzata.


Inizialmente venne venduta in diverse versioni di motore, derivati dai propulsori montati sulla Fiat Argenta: due con i classici carburatori con cilindrate da 1585 e 1995 cm³, due con iniezione da 1995 cm³, uno a pressione atmosferica e uno turbocompresso; le potenze erogate andavano dagli 83 ai 155 CV; tali motori erano tutti evoluzioni del "bialbero Lampredi". Erano anche disponibili a listino un Diesel (2,5 L), e un turbodiesel (2,4 L) da 75 e 100 CV. Venne commercializzata anche una versione a benzina denominata "CHT", con motorizzazione da 1995 cm³ e 90 CV e sistema Yamaha CHT (Controlled High Turbolence – alta turbolenza controllata), che consentiva di avere l'aspirazione a geometria variabile per maggior regolarità di funzionamento ai bassi regimi e minori consumi nel ciclo urbano. Ciò era possibile grazie a uno sdoppiamento dei condotti di aspirazione: uno piccolo (per i regimi bassi) e uno di dimensioni più grandi, che entrava in funzione con l'apertura delle farfalle supplementari, adatto ai regimi medi e alti. La gamma venne arricchita nel 1988 con il primo propulsore 2.000 turbodiesel a iniezione diretta montata su una vettura di grande serie.

I più letti della settimana

FIAT Svela la Nuova 600 Sport in Portogallo: Stile, Spazio e Carattere Dinamico per le Famiglie Moderne

Un Ritorno Col Botto: La FIAT Pandina GPL Ritorna nel 2026

Rivoluzione Bifuel Fiat: Pandina GPL Confermata per il 2026 e l'IPOTESI della 500 GPL Mild Hybrid

Quando Iniziano le Consegne di 500 Hybrid e Grande Panda a benzina? Fiat 500 Hybrid a Febbraio 2026 e Grande Panda Benzina nel 1° Trimestre 2026

La Regina della Città in Arrivo Subito: Fiat Pandina Hybrid in Pronta Consegna!

Il Nuovo Fiat Ducato: L'Evoluzione del Lavoro su Ruote

Sportività e Raffinatezza Tipicamente Italiana: L'Alfa Romeo Junior Sport Speciale Arriva nei Paesi Bassi

Fiat 500 Hybrid Sport: L'Icona si Elettrizza di Grinta. Fiat Estende la Gamma "Sport"?

La Fiat Panda Non Molla la Cima: Vendite in Crescita e Leadership Assoluta nel Mercato Italiano