Dopo l'annuncio ufficiale del ritardo che riguarda il Tonale (la produzione sarà avviata a Pomigliano nel mese di marzo del 2022, mentre il lancio commerciale è fissato per la prima settimana di giugno 2022), arriva un'altra variazione di programma per un altro modello Alfa Romeo.
Stellantis non avrebbe ancora preso una decisione definitiva sulla produzione in Polonia della B-Suv dell’Alfa Romeo. Stando a quanto scrive Automotive News, il gruppo avrebbe approvato l’arrivo degli analoghi modelli per i marchi Jeep e Fiat sulle catene di montaggio dell’impianto di Tychy, mentre non ci sarebbe il via libera definitivo per la nuova vettura del Biscione.
Non è chiaro il motivo per cui il veicolo è ancora in attesa di approvazione. Mentre per quanto riguarda la produzione della B-Suv Fiat a benzina è stata anticipata da luglio ad aprile 2023, ma dopo un mese partirà anche l’assemblaggio dell’elettrica (le ibride leggere sono previste per febbraio 2024). In attesa del via libera, il cronoprogramma della Brennero prevede l’avvio produttivo non nel mese di gennaio del 2023, ma a ottobre: si partirà da subito con la variante a batteria, che sarà seguita nel luglio del 2024 dalle mild hybrid e da una versione elettrificata a trazione integrale.
La testata, inoltre, descrive l'ibrido leggero delle nuove B-Suv sostenendo che sarà caratterizzato dalla trazione anteriore e da un'unità elettrica situata tra il motore endotermico e la trasmissione, una soluzione che, abbinata a una batteria da pochi kWh, potrebbe dare vita a un powertrain full hybrid. Gran parte dei sistemi mild hybrid, infatti, utilizza uno schema molto più semplice che prevede l'impiego di un'unità Bsg (Belt Starter Generator) che, collegata esternamente all'albero motore, funge da motorino di avviamento per lo Start&Stop e da alternatore, ma in alcuni casi può supportare anche il funzionamento dell'unità termica, senza però essere in alcun caso l'unica fonte di trazione dell'auto, caratteristica che, invece, contraddistingue i sistemi full hybrid.
Le nuove B-Suv condivideranno la piattaforma Cmp sviluppata da PSA. Il gruppo ha intenzione di investire circa 200 milioni di euro per approntare le nuove produzioni nello stabilimento polacco. La capacità salirà fino a 300 mila unità l’anno, di cui 130 mila per il piccolo crossover Fiat che dovrebbe nascere sulla base del prototipo Centoventi svelato al Salone di Ginevra nel 2019. Mentre per la Brennero - sempre che arrivi il via libera - di 60 mila. A Tychy vengono attualmente assemblate le Lancia Ypsilon e le Fiat 500: tuttavia, “non è chiaro se la produzione di questi due modelli continuerà insieme ai tre basati sulla Cmp”.
La scelta di Tychy per i nuovi modelli è legata sostanzialmente alla necessità di ridurre i costi di produzione tramite la condivisione non solo di una sola piattaforma, ma anche di un’unica catena di montaggio. Stando alle ultime dichiarazioni del responsabile del marchio Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, è improbabile che alla fine a Tychy non arrivi la B-Suv del Biscione: "Confermo che c'è un'Alfa Romeo prevista a Tychy”, ha assicurato il manager nel corso di un incontro online con la stampa italiana.
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