A giugno, in Europa, il gruppo Stellantis vede le immatricolazioni salire dell’11,5% a 258.657 unità.
Quasi tutti i marchi registrano performance positive con le eccezioni della Peugeot, dell’Alfa Romeo e della Maserati: -2% per Peugeot (72.793 immatricolazioni), +19,2% per Fiat (55.633), +26,7% per la Opel/Vauxhall (53.940), +5,6% per Citroën (49.318), +33,8% per Jeep (14.244), +23,4% per Lancia (4.336), +37% per DS (5.302), -16,2% per Alfa Romeo (2.722) e -13,4% per Maserati (369).
Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem
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