Nei piani di Tavares, per i quali sono stati investiti 40 miliardi di euro: l’obiettivo dichiarato è quello di trasformare Stellantis da produttrice di auto a leader della tecnologia di mobilità.
Una svolta epocale che poggia su quattro pilastri principali, illustra Tavares: piattaforme elettriche, nuovi ecosistemi di infotainment, fornitura di servizi online e riduzione della complessità. E, proprio attraverso la sinergia tra i 14 brand, i costi di sviluppo e di R&D possono essere divisi e le tecnologie diffuse.
Attraverso la vendita di servizi online che possano essere scaricati e integrati nell’infotainment delle auto, Tavares prevede di riuscire a raggiungere 20 miliardi di ricavi nel 2030. Si tratterà di funzionalità personalizzabili pensate per arricchire l’esperienza di bordo, cucendola addosso ai gusti e alle necessità dei clienti.
Gran parte di queste funzionalità saranno disponibili tramite cloud e non necessiteranno neanche di aggiornamenti over the air.
Per il 2030, aggiunge Tavares, il 70% delle auto vendute in Europa da Stellantis saranno elettriche e connesse, mentre in America c'è da aspettarsi che saranno il 40%.
E se il target può sembrare troppo alto, basti pensare alle partnership che il Gruppo ha già avviato con alcuni dei più importanti player internazionali. Se da una parte si lavora sull'hardware (sviluppo di nuovi modelli, piattaforme...), dall'altra giocano un ruolo fondamentale le alleanze strategiche necessarie per accelerare la crescita ed espandere l'ecosistema.
Prima tra tutte, quella già citata con Amazon per lo sviluppo dello SmartCockpit che vedremo sui nuovi modelli del Gruppo dal 2024, con il colosso di Seattle che entra quindi a far parte della joint venture Mobile Drive costituita nel 2021 da Stellantis e Foxconn per lo sviluppo di nuove interfacce digitali. Stellantis, inoltre, si appoggerà ad Amazon Web Service come provider cloud.
"In Stellantis abbiamo bravissimi ingegneri, siamo forti nell'applicazione dei software, ma nella progettazione ci manca qualcosa. Siamo all'opera per avere un team di lavoro specifico entro il 2024: si tratta di un mercato enorme da cui passano miliardi di dollari di investimenti, e bisogna fare tutto in maniera più verticale. Fare da soli, sì, ma sfruttare l'esperienza di partner per accelerare lo sviluppo ed essere competitivi fin da subito. L'hardware si può fare in casa, le partnership con le tech company servono per allargarsi".
La partnership con Amazon non si conclude qui: Stellantis infatti fornirà a partire dal 2023 una serie (non si sa ancora il numero) di furgoni 100% elettrici Ram Pro Master all'Azienda destinati alle consegne del cosiddetto ultimo miglio, rafforzando la collaborazione ed entrando a gamba tesa anche nel settore della logistica.
Tra gli altri partner strategici con i quali il Gruppo sta già lavorando, poi, ci sono BMW per lo sviluppo congiunto dei sistemi ADAS, Waymo per il livello 4 e 4+ di guida autonoma, mentre con LG e Samsung si sta lavorando allo sviluppo di nuove batterie.
Siamo nel pieno di un periodo di transizione, si passa dall'endotermico all'elettrico e questo apre a nuove e importantissime sfide per il futuro sia a livello hardware che software. Tavares ha ribadito nella call virtuale organizzata da Morgan Stanley come il Gruppo sia in piena corsa su tutti i fronti:
"Ci stiamo muovendo velocemente, a piena potenza sull'elettrico. Il mercato si evolve, si evolve la tecnologia e il modo di relazionarsi con il cliente, e questa è un'enorme opportunità che un costruttore non può lasciarsi sfuggire. Anzi, non deve lasciarsi sfuggire dato che è il "non muoversi" il pericolo più grande. E noi lo stiamo facendo tutti insieme"
Da qui al 2030, Stellantis ha già in programma investimenti miliardari per ampliare il numero di elettriche e ibride a listino. Al momento, si contano 43 modelli elettrificati, con 8 nuove elettriche e un totale di 50 ibride leggere (LEV) in arrivo nei prossimi 5 anni.
Tutti i brand, ormai, puntano sull'elettrificazione, e le auto elettriche e ibride plug-in stanno aumentando esponenzialmente le proprie quote mercato. Si deve affrontare quindi il tema dell'approvvigionamento e del costo dell'energia.
"È inutile parlare tanto di mobilità a zero emissioni se poi, l'energia, non è ad impatto zero. Abbiamo bisogno di energia pulita, dobbiamo prenderci cura dell'intero ciclo per portare energia pulita e ad un giusto costo ai cittadini. È una delle maggiori sfide per i prossimi anni. Non si può sviluppare una tecnologia che nessuno può comprare: abbiamo le skill e dobbiamo usarle per rendere l'energia accessibile ai cittadini"
Parlando di elettrico, si è tirata in ballo Tesla, sempre più leader del mercato.
"È difficile entrare in un mercato del genere dove Tesla ha già quasi tutto, ma ci sono tantissime opportunità. Noi abbiamo i brand, le capacità e un piano ben preciso, penso siamo in una buona posizione. Arriviamo dopo la concorrenza, sì, ma stiamo osservando bene cosa stanno facendo gli altri e saranno i consumatori a decretare la vittoria".
L'adozione della mobilità elettrica è frenata da diversi fattori. Tra questi, secondo l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, figura "l'accessibilità" per la maggior parte dei consumatori e in particolare per il bacino di clienti più importante per il settore automobilistico, la classe media. Ecco perché, per il dirigente lusitano, la questione della riduzione dei costi rimane "la sfida principale" da affrontare per tutti i costruttori, ancor più di tutti gli aspetti legati all'evoluzione tecnologica.
Tavares, che ha parlato durante un evento legato al Ces di Las Vegas, ha affrontato anche un'altra problematica da lui stesso sollevata più volte negli ultimi mesi: l'imposizione "dall'alto" della mobilità elettrica. L'amministratore delegato ha voluto spiegare con dovizia di particolare la sua visione sottolineando come il discorso vada scisso in due ambiti: quello del settore e quello più generale dell'umanità. Sul primo fronte ha sostenuto che ormai la mobilità elettrica "è un gioco competitivo: noi amiamo la competizione e il mio compito da amministratore delegato è portare sul mercato auto più sicure, più pulite e più convenienti". Sul secondo fronte, Tavares ha posto l'accento sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici anche per le prossime generazioni ma ha avvisato che "molti aspetti non dipendono da Stellantis" o da altri operatori del settore. È il caso dell'energia o di altri fattori produttivi legati alle auto alla spina: per la mobilità elettrica servono, infatti, fonti pulite, c'è bisogno di riciclare le batterie e di produrre con una bassa impronta di carbonio.
Imposta o no dall'alto, la mobilità elettrica fa parte a pieno titolo del presente e del futuro del gruppo automobilistico. "Stiamo andando alla massima velocità: abbiamo destinato una quota significativa di investimenti all'elettrico e stiamo già vendendo 33 modelli di auto elettrificate", ha affermato Tavares, nel corso di un evento virtuale della banca d'affari Morgan Stanley, riprendendo più volte il concetto di velocità: "La velocità con la quale abbiamo fuso i due gruppi", la "velocità con la quale abbiamo creato la nuova organizzazione", la "velocità alla quale abbiamo deciso la tecnologia". "Ci stiamo muovendo più velocemente rispetto a quanto fatto in passato. Tutto sta andando più veloce", ha aggiunto. "Questo è un periodo di cambiamenti. Personalmente, lo trovo molto stimolante".
"Abbiamo tutto quello che serve", ha proseguito Tavares. "Abbiamo una posizione finanziaria molto forte, possiamo contare su forti sinergie - a differenza di molti nostri concorrenti - abbiamo i piani e la capacità di esecuzione, abbiamo le tecnologie e le partnership giuste. Insomma, penso che siamo in una posizione molto buona". Soprattutto per competere nel campo della mobilità elettrica. A tal proposito, il gruppo, a partire dal 2026, avrà le dimensioni giuste "per diluire le spese di investimento per l'elettrificazione" e dal 2027 sarà capace "di assorbire il costo del processo" di trasformazione in una tech-company in grado di fornire "soluzioni di mobilità sicure, sostenibili e convenienti". Di sicuro, per Tavares, "l'elettrificazione rappresenta un'opportunità" e Stellantis si è posta l'obiettivo di portare sul mercato una mobilità alla spina "democratica": "Nessuno vuole avere una grande tecnologia, che nessuno può comprare. Noi abbiamo la scala dimensionale, per portare le vetture elettriche alla classe media". "L'industria automobilistica è nel mezzo di una profonda trasformazione e Stellantis è impegnata in un viaggio ambizioso: stiamo reinventando il futuro della mobilità. La nostra missione è semplice: vogliamo ampliare la libertà di movimento", ha concluso.
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