Uso questo spazio sul mio blog non per darvi le solite notizie e quant'altro riguarda il mondo Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth. Ma per rendere pubblico quello che penso di Stellantis.
All'inizio, quando si parlava di fusione tra PSA e FCA ed è nata Stellantis, la vedevo come un'opportunità, ma più passa il tempo e più mi rendo conto che non è cosi. Magari dal punto di vista del prodotto lo è e lo sarà, nel senso che si crea la possibilità di avere più modelli, il ritorno in segmenti strategici o come la rinascita del marchio Lancia e magari l'ampliamento della gamma Abarth. Ma da quello che raccolgo ogni giorno noto che la pressione Francese è sempre più forte. Vorrei raccontarvi molte cose di cui sono venuto a conoscenza, ma molte volte è scomodo il fatto che certe verità vengano a galla, specialmente se a farlo è un piccolo blog come questo. Ma non ho paura di dire la verità, più che altro voglio tutelare le persone che nel tempo sono diventati amici e che in confidenza mi raccontano come stanno le cose. Molte volte lo fanno per sfogare la frustrazione che si è creata con questa pressione francese sulla parte italiana del gruppo. E potete immaginare cosa intendo.
Certo, vi ho raccontato degli investimenti a Mirafiori, Melfi, Cassino, Pomigliano D'Arco, Atessa... il fatto che esiste ancora la società italiana FCA Italy di cui fanno parte Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Abarth e questa società fa parte del gruppo multinazionale italo, francese, americano con sede in Olanda: Stellantis. Ma vado avanti solo ed esclusivamente per passione, aggrappato a quel briciolo di Italia rimasto nei nostri marchi e per amore di questi. Non amo per niente Stellantis e non mi piace Tavares. Il mio blog è basato sulla mia passione per Fiat, Lancia e Alfa Romeo e se qualcuno li ritiene marchi francesi, per me non lo sono. Perché sono nati in Italia e non diventano francesi solo perchè sono all'interno di una multinazionale con baricentro in Francia e con sede in Olanda. Il mio blog non si chiama passione auto made in Italy, 100% italiane... mi riferisco alle radici italiane dei marchi e la loro lunga storia, e quelle non le cambia nessuno. Sul resto non vi do torto, ma si entra in un discorso più ampio e complesso, in cui entrano in gioco discorsi come costi, globalizzazione ecc... Vi dico solo che non amo per niente la trasformazione in atto, soprattutto per il destino di molti reparti di Stellantis in Italia e dei loro dipendenti. Oltre alla sempre meno italianità dei prodotti. Non basta la sportività, l'eleganza e la semplicità italiana per avere Alfa Romeo, Lancia e Fiat italiane. Lo so benissimo e la cosa mi da tremendamente fastidio. Sono il primo a volere la totale italianità dei nostri marchi, ma il mio pensiero non conta niente. Consapevole che non sono più prodotti totalmente italiani, almeno lasciatemi la magra consolazione che Passione Auto Italiane tratta di marchi nati in Italia, e quello non lo può negare nessuno. Le radici sono quelle e non si discute. Poi rimane la speranza che la situazione si può sempre ribaltare e non è un punto di non ritorno. Illuso? no, non costa nulla sognare o sperare.
Per il resto non ho nessun rapporto con Stellantis, anzi ho una certa antipatia. Questo ve lo racconto perché mi riguarda e quindi non metto di mezzo persone che magari possono avere dei problemi se qualcuno racconta la verità. Questo blog è nato grazie a FCA, perché nel 2014 (anno in cui è nato questo blog) nell'ufficio stampa del gruppo c'era un gruppo di persone che credeva nei giovani blogger o influencer, al punto che furono proprio loro a farmi credere in Passione Auto Italiane, di portalo avanti con impegno e a trasformarlo in un lavoro. Avevo la possibilità di avere auto in prova, di partecipare ad eventi, di avere materiale e informazioni. Anche se, tranne qualche rimborso spese che mi spettavano, non ho mai preso soldi da loro. Passione Auto Italiane è cresciuto grazie al mio lavoro, ai miei pochi soldi, senza l'aiuto di nessuno, continuando a crederci. Ed è per questo se molte volte vado sulle difensive. Perché questo blog l'ho fatto crescere da solo e con sacrifici e quindi lo difendo con le unghie e con i denti.
Con Stellantis tutto questo non esiste. Non mi arrivano gli inviti agli eventi, se chiedo un auto in prova se mi rispondono stranamente le auto che chiedo non sono mai disponibili. Addirittura mi è stata negata la possibilità di avere ulteriori foto della 500X con il nuovo logo 500 quando il modello era già stato svelato ed entrato in commercio. Per non parlare delle informazioni sempre puntualmente negate. Si ricordano di me (e li i mei contatti li conoscono molto bene) se dico in anticipo che Stellantis ha confermato che la Dodge Hornet verrà prodotta a Pomigliano e ti chiedono di rivedere l'articolo, se pubblico le foto dalle 600 completamente camuffata all'interno di un ambiante Stellantis occultato, ti contattano per la rimozione delle foto. Oltre ad accusarti di esserti fatto dare le foto della nuova Abarth 500 a Mirafiori senza coperture, quando la foto l'ha pubblicata un utente di un gruppo Facebook che non ha nulla a che fare con me ed è stata ripresa ovunque.
Però non ti contattano per chiederti se per sbaglio vuoi provare il Tonale. La multinazionale non lo fa, ma lo fa la piccola concessionaria non ufficiale e di provincia, che ti contatta per proporti di provare il Tonale che hanno a disposizione per i test drive dei clienti. E lo fanno per darti una mano! Un giro di dieci minuti con il venditore? No, un intero fine settimana senza porre tanti limiti sulla zona in cui devi stare e per quanto tempo. (La prova la troverete a fine mese sul blog).
Questo per dirvi che non amo Stellantis come gruppo, ma amo i sui marchi italiani e le radici italiane di quei marchi, e che non ho per niente simpatia dal punto di vista lavorativo per questo gruppo. Lo faccio per chiarire l'antipatia che ho per Stellantis e il suo spostare il baricentro in Francia e l'amore che ho per le radici italiane dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, che per me saranno sempre italiani, nonostante la forte influenza francese. E per chiarire che il mio blog è frutto della mia passione e basta. E poi voglio ringraziare pubblicamente quella concessionaria che mi aiuta come può, che è la F.lli Simonetta di Cadrezzate con Osmate, in provincia di Varese, vicino a Sesto Calende e Angera.
Ci tengo a precisare anche un altra cosa. A me le auto elettriche non mi danno fastidio e dopo aver provato l'elettrico non mi dispiace. Ognuno la pensa come vuole, vi ricordo solo che l'elettrico sta arrivando a suon di normative ed una transizione che riguarda tutti. Libertà di pensiero e rispetto di tutte le opinioni da parte di tutti quelli che frequentano il mio blog.
Matteo
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