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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

Possibile rallentamento sulla gamma Fiat solo elettrica. In programma la nuova segmento C Fiat



Olivier François, ceo di Fiat, in un’intervista alla testata Auto Express, ha parlato dell'erede della Tipo, confermando che ci sarà un nuovo modello al suo posto ad occupare il segmento C di Fiat.

Il nuovo modello sarà spaziosa e “saprà essere un SUV in modo innovativo”. Sarà basata sulla piattaforma eCMP, sarà globale e per il mercato europeo sarà elettrica e forse anche ibrida. Su questo punto François dichiara: "la nostra ambizione è presentare solo nuovi modelli elettrici in Europa dal 2024. Ne abbiamo le potenzialità, ma dobbiamo osservare il mercato e ascoltare i clienti. Il costo delle batterie non si sta abbassando così velocemente come ci si aspettava. Se la tecnologia e le infrastrutture lo permetteranno ci faremo trovare pronti. Il fatto di creare un prodotto per più mercati ci permette di prendere tempo e di proporre intanto dei modelli con motore termico. Dobbiamo essere pragmatici”.

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