Sindacati soddisfatti dopo la presentazione negli Usa del piano industriale di FCA a Detroit
Sergio Marchionne lo ripete: per l'Italia è una giornata "più che positiva", "siamo impegnati a non mandare nessuno a casa". L'amministratore delegato di Fiat Chrysler Group parla in conferenza stampa da Detroit, negli Usa, e si presenta davanti a giornalisti e investitori americani al fianco del presidente John Elkann. I lavoratori italiani devono stare tranquilli: il piano industriale 2014-2018 non porterà ad alcun licenziamento, anzì alla reitegrazione dei cassaintegrati. Rilancio della produzione in Italia e investimenti vicini ai 10 miliardi porteranno al pieno utilizzo della struttura di Pomigliano, la produzione Jeep a Melfi e ancora investimenti per Mirafiori, Grugliasco e Cassino.
Soddisfatti anche governo e sindacati. "Quando un'impresa decide e propone di fare investimenti e lavorare in Italia, dopo una discussione lunga sul fatto che questa impresa sarebbe o non sarebbe rimasta un protagonista industriale, di certo è un segnale positivo", ha commentato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Nel quartier generale di Auburn Hills non ci sono la Fiom e la Cgil, né i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Ci sono però i principali esponenti dei sindacati metalmeccanici e ci tengono tutti a sottolineare il positivo effetto degli accordi firmati con il Lingotto, non sottoscritti dall'organizzazione che fa capo a Susanna Camusso. "Oggi si è chiuso un cerchio di un'azione sindacale responsabile e possiamo guardare positivamente al futuro", ha dichiarato il segretario generale Fim Cisl Giuseppe Farina. "Il piano assicura almeno 10 miliardi di euro solo per l'Italia", ha affermato Eros Panicali, segretario nazionale Uilm.
Proprio a Susanna Camusso è arrivata una frecciata di Marchionne. A chi chiedeva al manager cosa avrebbe potuto pensare la leader della Cgil se l'avesse visto commosso più volte durante la presentazione del piano industriale quinquennale l'ad di Fca risponde: "Non l'ho mai vista commossa, quindi non posso mettere in relazione le due cose".
Il dirigente resterà alla guida di Fiat e Chrysler fino al 2018, cioè fino alla fine del piano appena presentato. Lo ha annunciato lo stesso Marchionne. "Ho fiducia che Sergio resti con noi - ha dichiarato il presidente John Elkann - La successione è un tema importante ma non è un tema di ora".
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