Fiat-Chrysler prevede 55 miliardi di investimenti e dovrebbe portare il nuovo colosso globale a produrre 7 milioni di auto l’anno entro il 2018, arrivando alla fine del piano con l’utilizzo del 100% della capacità produttiva negli impianti in Italia e in Europa, oggi rispettivamente al 53% e al 66% della loro potenzialità. I motivi di quello che Marchionne prevede essere un sicuro successo industriale sono da ricercare nel valore della diversità: “Siamo fondamentalmente diversi da quello che eravamo in passato e siamo diversi dai nostri competitor; siamo diversi perché abbiamo capito come capitalizzare su due brand storici. Siamo diversi perché abbiamo raggiunto un’ integrazione culturale”. Quanto al suo futuro, Marchionne specifica: “Resterò fino alla fine del piano, nel 2018; devo garantire l’attuazione del piano; dobbiamo completare questo programma. Abbiamo cominciato con Fiat nel 2004, proseguendo con Chrysler nel 2009 e ora dobbiamo finire”.
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