“La Ferrari non vince da sei anni”. Nel giorno della delusione di Monza, le Rosse e il presidente Luca Cordero di Montezemolo devono incassare anche la doccia fredda di Sergio Marchionne, ospite del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, vicino a Como: a separare i due manager c’erano pochi chilometri, ma le distanze sembrano essere di altro tipo.
Il commento di Marchionne arriva all’indomani delle rassicurazioni date dallo stesso Montezemolo, che proprio ieri ha voluto smentire le voci che lo davano in uscita: “Ho dato disponibilità alla Ferrari per altri tre anni”, ha ricordato il numero uno di Maranello. Dall'ad, oggi, è arrivata una conferma piuttosto fredda: “L’uscita di Montezemolo dalla Ferrari non è in agenda, ma nessuno è indispensabile”. Una sottolineatura che in un momento come questo non poteva passare inosservata. “Luca ha ottenuto risultati industriali straordinari – ha continuato Marchionne – ma nel caso della Ferrari, un manager deve essere valutato anche per quelli sportivi. Sono sei anni che non vinciamo, abbiamo i migliori piloti, due campioni del mondo, un box super, non possiamo partire tra il settimo e il tredicesimo posto”. Il messaggio è chiaro e non è esattamente indolore.
Ferrari a parte, a Cernobbio Marchionne ha parlato anche dell’Italia, citando in apertura una poesia dell’anchorman americano Charles Osgood che stigmatizza la pratica dello scaricabarile: “Siamo da sempre il Paese dei gattopardi – ha puntualizzato l'ad - A parole vogliamo che tutto cambi ma solo perché rimanga tutto com’è”. Poi un “consiglio” al governo Renzi: “Scegliete tre cose, realizzatele e poi passate alle tre successive. L’invito
è quello di dimagrire, di asciugare la presenza dello Stato nella vita della gente e delle imprese. Il futuro dell’Italia dipende più dalla rimozione di ostacoli che da ulteriori ingerenze”. Infine, una dura uscita sulla Fiom: “Serve una regola chiara sulla rappresentanza dei lavoratori - ha concluso Marchionne - In un momento delicato come questo non possiamo più difendere un sistema di tirannia della minoranza”.
Fonte quattroruote.it
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