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Fiat 600 MY'26: 1.2 benzina e cambio manuale, 600 Spirit Abarth e 600 Sport

Canale Whatsapp Passione Auto Italiane Fiat si prepara a dare una scossa al segmento dei B-SUV con un aggiornamento sostanziale della sua 600, atteso con il Model Year 2026 . Questo rinnovamento non solo mira a rendere il crossover più accessibile e versatile, ma anche a iniettare una dose di sportività estetica, attingendo alla gloriosa tradizione Abarth. Il Ritorno del Termico Pieno e del Manuale La novità più attesa, che mira ad abbassare il prezzo d'ingresso e a soddisfare i puristi della guida, è l'introduzione del motore 1.2 benzina da 100 CV abbinato al cambio manuale a 6 marce. Attualmente, le versioni termiche della 600 sono disponibili solo in configurazione Mild-Hybrid con cambio automatico DCT. L'arrivo di questa opzione più "tradizionale" e meno elettrificata si allinea alla strategia di Stellantis di non abbandonare i clienti che preferiscono la frizione, come già visto con l'introduzione di motorizzazioni simili su altri modelli del gruppo.  * M...

Dall'Autobianchi Y10 alla Lancia Ypsilon


Autobianchi Y10 (venduta all'estero come Lancia Y10): nasce nel 1985 con il concetto di utilitaria di lusso. E' stata sviluppata sulla base meccanica della Fiat Panda e disegnata  dal Centro Stile Fiat. Una tre porte con coda tronca, portellone nero satinato indipendentemente dal colore della carrozzeria e un interno molto più curato rispetto a quello della Fiat Panda. La formula piace e, attraverso versioni speciali (Turbo, Mia, Fila, Missoni, Martini, 4WD...) e due restyling, vende oltre un milione di esemplari. Resterà sul mercato fino al 1995, per essere sostituita l'anno successivo dalla Y.



Lancia Y: tre anni dopo la prima Punto del 1993, sulla stessa base meccanica nasce la Lancia Y. Il design è di quelli che lasciano il segno. E, il segno è un vero e proprio solco che corre lungo tutta la carrozzeria della vettura: un profilo (prima nero poi in tinta con la carrozzeria, in seguito al restyling) su cui poggiano i fari anteriori, che si allunga sulle fiancate e le movimenta, per poi andare a esaurirsi sotto i gruppi ottici posteriori. E' riconoscibile al primo sguardo grazie anche ai fari triangolari anteriori e posteriori, alle ampie superfici vetrate e a un interno che, rispetto a quello della Fiat Punto, sembra di una o due categorie superiori per cura del dettaglio e qualità percepita. Disponibile solo con carrozzeria a tre porte, viene lanciata con due motori, solo a benzina: 1.100 cc da 55 CV e 1.400 cc da 80. L'anno successivo è il momento degli elefantini: Elefantino Blu rappresenta la versione di accesso alla gamma, Elefantino Rosso quella sportiva, spinta da un 1.200 cc da 86 CV. Dopo quattro anni dal lancio, nel 2000 arriva il restyling: la calandra si fa più grande, i paraurti vengono rivisti, i gruppi ottici posteriori ridisegnati nella grafica interna.


Arriva la Ypsilon: la seconda generazione, viene presentata nel 2003. E' basata sulla meccanica della Fiat Punto di seconda generazione (del 1999), e ha uno stile che si ispira  alla Lancia Ardea. Grande calandra Lancia al centro del muso, fari a goccia anteriori e verticali posteriori, portellone “smussato” e spesso sono le sue caratteristiche distintive, che la fanno apprezzare ancor più della prima generazione. La Ypsilon adotta il motore turbodiesel 1.3 Multijet da 69 CV, portato poi fino a 105 CV, sulla versione Momo Design. Nel 2008 è la volta del filtro antiparticolato, non disponibile sulla variante da 95 CV. Le sue versioni speciali furono la Versus, la Elle e la Momo Design con 105 CV e assetto sportivo.

Ypsilon III, la prima con le 5 porte: la base non è più quella della Punto, ma quella della Panda, eppure non si rimpicciolisce. Per la prima volta è infatti disponibile con 5 porte, per essere più versatile. La Ypsilon atto terzo, in UK e Irlanda, è commercializzata con marchio Chrysler.

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