La vettura, prodotta dall’Abarth tra il 1982 e il 1983, rappresenta la naturale evoluzione da competizione della Lancia Rally stradale. Presentata al Salone di Torino nel 1982, venne realizzata in 200 esemplari per ottenere l’omologazione nel Gruppo B, ma solo 53 di essi furono poi allestiti per le competizioni.
Dotata di un motore quattro cilindri bialbero a iniezione, la cui potenza oscillava da 260 a 305 CV in base all’incremento di cilindrata (da 1995 a 2111 cc), la Rally 037 si rivelò una vettura particolarmente performante, leggera, scattante e con elevate doti di tenuta di strada e maneggevolezza.
Caratterizzata da forme “funzionali” e spigolose, la sua originale struttura mista (monoscocca e tubolare) viene "vestita" dall'atelier Pininfarina che sviluppa una carrozzeria aggressiva ed elegante al contempo, in grado di conferire un importante carico aerodinamico verso il suolo. Per raggiungere la massima efficienza, la carrozzeria viene realizzata in poliestere con rinforzi in vetroresina, mentre i due leggerissimi cofani, motore e baule, possono essere smontati integralmente. Gli interni, minimalisti e razionali, sono la quintessenza della competizione, mentre alcune “appendici” aerodinamiche sul montante e sulla coda, tra cui un vistoso spoiler posteriore, la rendono ancora più performante.
La Lancia Rally 037 esordisce al Rally Costa Smeralda nell’aprile del 1982 e concorre ufficialmente per la stagione 1983, con i colori della squadra ufficiale “Lancia Martini Racing”, dominando il Campionato Mondiale sin dalla prima gara (il Rally di Montecarlo) vinto da Walter Röhrl. In quell’anno la Lancia conquista il Campionato del Mondo, il titolo mondiale Costruttori, il secondo posto nel Mondiale Piloti (con Walter Röhrl) e Campionato Europeo e Italiano grazie all’allora venticinquenne Miki Biasion. La vettura si conferma così una sportiva pura che incarna la famosa vittoria di Davide contro Golia: la Lancia Rally 037 è infatti l’ultima vettura a due ruote motrici a vincere il Mondiale di Rally, battendo avversari più potenti e, soprattutto, dotati di trazione integrale.
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