Nei primi anni Ottanta il campionato rally più popolare è quello del Gruppo B. All’Abarth viene affidato il compito di predisporre la nuova vettura da schierare in questa categoria, la Lancia Rally. L' auto è conosciuta dai più con il nome di 037, che deriva dalla sigla di progetto assegnatale in Abarth: SE 037.
L’Ing. Lampredi dell’Abarth elabora il quattro cilindri bialbero portandolo a due litri e dotandolo di un compressore volumetrico che migliora le prestazioni ai bassi regimi, soluzione molto utile nei rally. Partendo dalla scocca della Beta Montecarlo Pininfarina modella una carrozzeria di grande fascino, che è anche un capolavoro d’ingegneria orientato verso la robustezza e la rapidità di manutenzione.
Con l’intelligente progettazione che consente di risparmiare tempo prezioso in gara e con la grande efficienza della squadra corse Abarth il miracolo si compie. Mentre si fanno largo le vetture a trazione integrale la Lancia Rally con la sola trazione posteriore e la guida esperta di Walter Röhrl conquista il Mondiale Costruttori del 1983. È l'ultima vettura a due ruote motrici ad esserci riuscita.
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