Pochi elementi caratterizzano l’identità di una casa automobilistica come il marchio apposto sulla calandra. Nel caso di A.L.F.A. prima e di Alfa Romeo dopo, lo stemma vuole ribadire le origini milanesi della fabbrica e rappresenta, con le sue variazioni negli anni, lo specchio delle vicende storiche dell’azienda e dell’Italia. La croce del Comune di Milano, il Biscione Visconteo e la scritta Alfa Romeo (solo A.L.F.A. fino al 1918) sono infatti gli elementi rimasti sempre dalla nascita del Marchio.
Il 24 Giugno 1910, viene ufficialmente registrata la nuova società A.L.F.A., Anonima Lombarda Fabbrica Automobili e l’amministratore delegato Ugo Stella chiede a Merosi di predisporre lo stemma che avrebbe dovuto ornare il radiatore delle future vetture. Le cronache narrano che il giovane disegnatore Romano Cattaneo avesse riferito a Merosi di esser stato colpito dal Biscione Visconteo, visto sulla torre del Filarete durante l’attesa mattutina – in Piazza Castello – del tram n. 14. Il progettista piacentino non solo accettò il suggerimento, ma abbozzò, davanti al collaboratore, lo stemma. Aggiungendo nel contempo la Croce Rossa in campo bianco, e racchiudendo il tutto in un disco di colore blu che riportava – in color oro – le scritte A.L.F.A. e MILANO, separate da due nodi sabaudi. Il bozzetto viene approvato dal Cavalier Ugo Stella e lo stesso Cattaneo viene incaricato del disegno definitivo per la messa in produzione. Il primo grande cambiamento avviene nel 1919: l’azienda è passata sotto il controllo di Nicola Romeo e sullo stemma compare la scritta ALFA ROMEO. Nel 1925 la GP Tipo P2 vince il Primo Campionato del Mondo per vetture Grand Prix e per festeggiare viene aggiunta una corona d’alloro intorno al marchio. Al termine del secondo conflitto mondiale lo stemma viene profondamente rivisto: i nodi sabaudi lasciano il posto – con l’avvento della repubblica – a due linee ondulate, mentre lo stemma viene stilizzato e realizzato in metallo stampato verniciato ad un solo colore. Dal 1950, con la 1900, ritorna il marchio in ottone smaltato che, nel 1960, lascia il posto a uno identico realizzato in materiale plastico. A partire dal 1972, con l’apertura dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco, scompare la scritta MILANO. Contemporaneamente il biscione viene semplificato e la seconda spira non è più arrotolata su sé stessa. Nel 1982, un’ulteriore stilizzazione: la corona d’alloro scompare, lasciando il posto a una linea dorata. Il 24 giugno 2015, con il lancio della Giulia nell’appena inaugurato Museo Alfa Romeo, viene presentata una nuova evoluzione del logo.
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