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NOTIZIE

Alfa Romeo Giulietta potrebbe avere un erede nel 2029

Alfa Romeo starebbe lavorando ad un nuovo modello che si baserà sulla piattaforma STLA Small. Si tratterebbe di una vettura compatta da produrre a Pomigliano d'Arco (Napoli) dal 2029. Secondo le indiscrezioni, si tratta di un modello compatto che si posizionerà tra Alfa Romeo Junior e Tonale. Quindi si potrebbe trattare di un modello appartenente al segmento C. Una vettura compatta che andrebbe a colmare il vuoto lasciato con l'uscita di scena della Giulietta. Maggiori informazioni potrebbero arrivare già nelle prossime settimane. È, infatti, previsto un aggiornamento del "Piano Italia" da parte del gruppo Stellantis. Già alla fine del 2024, Stellantis aveva già annunciato l'arrivo di un modello inedito per Pomigliano. A Pomigliano, dal 2028, sarà installata la nuova piattaforma (STLA-SMALL), sulla quale è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti. Nello stabilimento campano verrà rafforzato il presidio per la produzione delle vetture mass market con l’es...

Buon compleanno, Lancia! 118 anni di eleganza italiana



Il 27 novembre Lancia festeggerà il suo 118° anniversario con un commovente video omaggio ed eventi speciali per i suoi dipendenti in Italia, Francia e Spagna.

I dipendenti e il top management Lancia celebreranno l'occasione presso la storica sede di Via Plava a Torino, con una Nuova Ypsilon esposta nella hall come simbolo della rinascita del marchio.

Fondato nel 1906 da Vincenzo Lancia, il marchio ha dato un contributo leggendario alla storia automobilistica con modelli innovativi come la 12 CV, la Lambda e l'Aurelia.

Sinonimo di eleganza italiana, il design Lancia ha dato vita a modelli senza tempo come l'Aurelia B24 e la Thema 8.32, che hanno contribuito a definire il concetto stesso di "stile italiano".

Nel motorsport, Lancia ha dominato la scena dei rally per più di 20 anni con veicoli iconici come la Stratos, la 037 e la Delta, simboli di eccellenza tecnica e sportiva. Lancia è apparsa anche sul grande schermo in film famosi come “Il Sorpasso” e ha collaborato con ambasciatori del marchio come Stefano Gabbana e Richard Gere.

Precursore della nuova era di Lancia, la Nuova Ypsilon unisce tradizione e innovazione, offrendo comfort esclusivo, un design senza tempo e le più recenti tecnologie, tra cui motori 100% elettrici e ibridi.

I nuovi ed esclusivi showroom Casa Lancia sono una parte essenziale del Rinascimento Lancia: attualmente sono 160 i punti vendita in Italia, mentre è prevista l'apertura di 70 nelle principali città di Francia, Spagna, Belgio-Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania. 2025.

La versione 100% elettrica della Lancia Ypsilon è disponibile a partire da 150 euro al mese con acconto di 6.476 euro con TIN del 2,99%, compreso l'aiuto del Piano Moves III. Per 34 mensilità + 1 mensilità da 4.500 euro (nel mese 19). Ultima rata 19.269 euro

 


Mercoledì 27 novembre Lancia festeggia il suo 118° anniversario. Per celebrare oltre un secolo di passione, stile e innovazione, il marchio ha preparato un emozionante video tributo, che collega le sue icone del passato con la nuovissima Nuova Ypsilon, e ha programmato una serie di eventi per i dipendenti di la propria produzione di impianti in Italia, Francia e Spagna.


I festeggiamenti si svolgeranno presso la sede Lancia di Via Plava a Torino, dove i dipendenti dell'azienda avranno l'opportunità di festeggiare l'occasione insieme al top management. Inoltre, potranno ammirare nella hall una Nuova Ypsilon e parlare con i colleghi che hanno lavorato al progetto. Inoltre, il marchio organizzerà eventi simili presso i suoi stabilimenti di Saragozza (Spagna) e Poissy (Francia) per onorare coloro che, con orgoglio e impegno, contribuiscono ogni giorno a scrivere un nuovo capitolo nella storia di Lancia. Infine, i nuovi ed esclusivi showroom Casa Lancia sono un altro ingrediente chiave del rinascimento Lancia: sono attualmente 160 gli stabilimenti in Italia, mentre è prevista l'apertura di 70 nelle principali città di Francia, Spagna, Belgio-Lussemburgo, Paesi Bassi e Germania entro 2025.


Luca Napolitano , amministratore delegato di Lancia, afferma: “Sono orgoglioso di celebrare questo anniversario e segnare un’altra pietra miliare in una storia leggendaria che parla di eleganza senza tempo, innovazione tecnologica e primati sportivi. “Nel corso dei suoi 118 anni di storia, Lancia ha creato auto belle, innovative e unicamente italiane che, nonostante il passare del tempo, sono sempre state amate dalla gente.”


 


La nascita di una leggenda


Il marchio Lancia viene fondato a Torino il 27 novembre 1906 da Vincenzo Lancia e Claudio Fogolin, entrambi dipendenti Fiat e appassionati di automobili. Vincenzo era già noto nel mondo automobilistico, avendo ottenuto diverse vittorie sportive al volante di vetture Fiat. La prima automobile prodotta nel 1908 fu la Lancia 12 HP, un'auto decisamente non convenzionale per l'epoca. Il suo telaio era basso e leggero, dotato di albero motore al posto delle catene, e sarebbe diventato un vero successo per l'epoca con vendite superiori a 100 unità. La fama della Lancia cresce e il marchio sopravvive alla Prima Guerra Mondiale, dopo la quale arriveranno altri modelli di alta qualità, come la Lambda, l'Augusta e l'Aprilia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1950 Lancia presentò l'Aurelia, la prima vettura al mondo con motore V6. Il modello vincerà diverse competizioni, cosa che convinse Gianni Lancia - figlio di Vincenzo - a fondare un reparto corse focalizzato sulle competizioni su strada. Fu ribattezzata Scuderia Lancia. Nel 1956 il marchio passa alle auto di alta gamma: le icone degli anni '60 sono la Flaminia e la Flavia, quest'ultima la prima vettura italiana con motore sotto il cofano e trazione anteriore. All'inizio degli anni '70, il reparto sportivo venne riattivato e dominò il mondo dei rally per più di 20 anni, con la Stratos che portò Lancia nell'Olimpo del motorsport: quindici Campionati del Mondo Rally, tre Campionati del Mondo Rally, Costruttori ed Endurance, una 1000 Miglia, due volte la Targa Florio, una volta la Carrera Panamericana. Al di là dell'ambito sportivo, il 1985 vide il debutto della compatta Y10 al Motor Show di Ginevra. Questo modello rivoluzionerebbe il concetto di auto urbana. La Ypsilon divenne presto una linea di grande successo: più di 37 serie speciali, 4 generazioni e leader del suo segmento in Italia. Lo scorso aprile il testimone è passato alla Nuova Ypsilon, antesignana della nuova era Lancia. Sia le sue forme sinuose che i fanali posteriori rotondi - chiaro riferimento alla Lancia Stratos - si ispirano ai modelli storici del marchio. Senza contare che la Nuova Lancia Ypsilon è la prima vettura di serie Stellantis dotata del sistema SALA, l'interfaccia virtuale intelligente che garantisce un'esperienza di guida confortevole in linea con la tecnologia “effortless” di Lancia. Inoltre, l'ultima creazione del marchio italiano è anche la migliore della sua categoria nel segmento B dei veicoli commerciali premium, grazie alle specifiche più complete della sua categoria: un ampio schermo da 10,25", il miglior sistema di assistenza alla guida. parcheggio di serie , il più grande sistema di illuminazione per esterni per tecnologia e portata; ed è anche l'unico modello del segmento dotato di guida autonoma di livello 2 di serie nella versione Cassina. 


 


Design senza tempo


Il design Lancia non è mai stato design fine a se stesso, ma piuttosto la massima espressione dello “stile italiano”, ovvero quella combinazione unica di eleganza classica, creatività e passione. Questo approccio, che non è mai stato una mera esibizione di spettacolarità creativa, ha dato vita ad automobili dal design raffinato che cerca sempre di eliminare l'eccesso e di trovare la bellezza nella pura forma e contenuto. Casualmente molte vetture Lancia sono entrate a far parte dell'immaginario popolare: dall'Aurelia alla Flaminia, alla Fulvia, alla Beta HPE, alla Gamma, alla Delta, alla Stratos e alla 037. Mentre alcuni di questi modelli sfoggiano un design aggraziato e eleganti, altri presentano un aspetto brutale ed efficiente. Tuttavia, condividono tutti uno stile unico capace di trascendere lo spazio e il tempo, mantenendoli fino ad oggi espressioni belle, contemporanee ed emblematiche del design italiano.


Del resto, lo stile Lancia ha spesso “vestito” l'innovazione di raffinatezza. Ad esempio, l'apertura della porta a forma di armadio brevettata negli anni '30, priva di montante centrale, fu un precursore di innovazioni successive. In un altro esempio, l'Aprilia nasce dalla straordinaria idea di applicare l'aerodinamica ad un'auto compatta prodotta in serie. Per Lancia è tutta una questione di artigianalità e attenzione ai dettagli: due caratteristiche che hanno contraddistinto ciascuno dei modelli del marchio, sia negli interni che negli esterni. Prendiamo, ad esempio, l'emblematica Aurelia B24 Spider, le cui linee sono state depurate da tutto ciò che è superfluo: è priva di maniglie e le sue porte si aprono dall'interno per mantenere la sua perfetta linea "imperturbabile". Anche la Lancia divenne un'icona dello stile italiano con la sua Thema 8.32 motorizzata Ferrari che presentava interni in pelle pregiata e cruscotto in legno massello. Ispirata alla fluidità delle storiche Aurelia e Flaminia (e prendendo un tocco di sportività dalle leggendarie Stratos e Delta), la Nuova Ypsilon è oggi precursore di un nuovo linguaggio di design che unisce tradizione e innovazione. Inoltre, il Centro Stile Lancia ha sperimentato i contrasti, abbinando forme pure e sensuali ad elementi più audaci. Dettagli distintivi della Nuova Ypsilon includono una reinterpretazione in chiave moderna del calice Lancia e fanali posteriori di ispirazione Stratos. Anche gli interni trasudano eleganza italiana con opzioni raffinate come il tavolino e materiali pregiati come pelle riciclata e velluto a coste.


 


L'evoluzione di un simbolo elegante, distintivo e nobile


La storia di Lancia è profondamente intrecciata con l'evoluzione del suo logo e del nome dei suoi modelli, che riflettono l'identità e i valori del marchio. Il primo logo introdotto nel 1907 presentava le lettere “Lancia” in bianco su sfondo nero, con una “L” prominente e un aspetto minimalista. Nel 1911 Vincenzo Lancia decise di affidare la realizzazione di un nuovo stemma al conte Carlo Biscaretti di Ruffia, che introdusse elementi come il volante a quattro razze, la bandiera rettangolare e la lancia a forma di asta per meglio rappresentare la filosofia del marchio. Questo design venne adottato ufficialmente nel 1922. Nel 1929 il logo subì ulteriori trasformazioni, aggiungendo uno scudo triangolare attorno al volante e una combinazione di colori blu, bianco e oro destinata a durare nel tempo. Nel 1957, con l'introduzione della Lancia Flaminia, il logo venne nuovamente ridisegnato, assumendo un aspetto più moderno e stilizzato con forme geometriche semplici e una grafica bicolore blu e argento. Successivamente, nel 1969, dopo l'acquisizione della Lancia da parte del Gruppo Fiat, il logo subì un'altra importante riprogettazione che vide il ritorno della forma rettangolare, ma aggiornando il design originale del 1907. La Beta del 1972 fu la prima vettura a sfoggiare il nuovo stemma. Nel 1981, il designer Massimo Vignelli reinterpretò il logo, stilizzando elementi tradizionali e limitando la tavolozza dei colori a un'alterazione del blu e del bianco. Nel 2007 il logo è stato reso ancora più minimalista, semplificando il disegno del volante ed eliminando la lancia con la bandiera, ma mantenendo lo scudo e il colore. Anche i nomi dei modelli riflettono la storia del marchio. Inizialmente le auto venivano identificate in base alla potenza registrata, ad esempio 12 HP e 18/24 HP. Tuttavia, nel 1919, su suggerimento del fratello Giovanni, Vincenzo Lancia decise di utilizzare le lettere dell'alfabeto greco per dare un'identità più forte alle sue vetture, introducendo la Kappa e proseguendo con modelli come la Lambda e la Dilambda. Negli anni '30 i nomi cambiarono e si ispirarono a luoghi storici dell'antica Roma, come Aurelia, Appia, Flaminia, Flavia e Fulvia. Negli anni '70 e '80, dopo l'acquisto della Lancia da parte della Fiat, si decise di ritornare alla tradizione e riprendere l'uso delle lettere greche con modelli come la Beta, la Gamma e la Delta. Agli inizi degli anni 2000, questa tradizione è stata ripresa in modelli come la Thesis, la Phedra, la terza generazione della Delta nel 2008, fino alla Ypsilon del 2010 e all'attuale Nuova Ypsilon. Quest'ultima ha debuttato con un nuovo logo che interpreta in chiave moderna gli elementi distintivi della sua controparte storica - il volante, la bandiera, la lancia e le lettere - come un modo di guardare al futuro. [...]


 


Lancia e rally


Lancia non poteva festeggiare adeguatamente il suo anniversario senza rendere omaggio agli strabilianti successi nel mondo dei rally, che l'hanno portata nell'Olimpo delle corse automobilistiche con quindici Campionati del Mondo Rally, tre Campionati del Mondo Costruttori e Endurance, una Mille Miglia, due vittorie nella Targa Florio e uno sulla Carrera Panamericana. Gli anni '70 e '80 furono l'epoca d'oro del marchio, con modelli leggendari come la Stratos, la 037 e la Delta, che dominarono i rally per più di 20 anni. Fin da subito la Lancia prese atto di questo tipo di competizioni, poiché i suoi leader sapevano che erano perfette per mettere in risalto la brillantezza e le prestazioni su strada delle sue vetture. Inoltre, il fondatore del marchio, Vincenzo Lancia, amava le corse fin da piccolo. Aveva già vinto diverse gare nella stagione 1908-1909, ma rinunciò alle corse per concentrarsi sulla produzione di vetture stradali. Tuttavia, nel 1951, Gianni Lancia decise di riportare il marchio alle corse e fondò la Scuderia Lancia, il cui emblema era un piccolo elefante al galoppo. Tra il 1954 e il 1955 la monoposto Lancia D50 partecipò alla Formula 1, ponendo fine alle sue imprese sportive. Negli anni '60 la Lancia tornò a gareggiare ufficialmente nei rally con la Squadra Corse Lancia, inserendo come emblema un piccolo elefante rosso con la sigla HF ("Alta Fedeltà"). La Lancia Stratos HF, la prima vettura progettata specificatamente per i rally, fece il suo debutto ufficiale nel 1974 e puntava a diventare imbattibile su ogni terreno. Equipaggiata con il motore Ferrari Dino V6 da 2,4 litri, la Lancia Stratos HF non aveva rivali e vinse tre Campionati del mondo consecutivi tra il 1974 e il 1976. Nel 1983, la Rally 037 vinse il Campionato del mondo di rally nel 1983, essendo l'ultima vettura a trazione posteriore a trionfare in un Campionato Mondiale, sconfiggendo avanzati veicoli a quattro ruote motrici come la tanto temuta Audi Quattro. Dopo l'esperienza con le potenti vetture del Gruppo B, la Lancia si affermò con la Delta HF 4WD a trazione integrale, che debuttò nel 1987 e dominò la scena dei rally per i successivi sei anni. La Delta HF 4WD e i suoi successori - la Delta HF Integrale e l'Integrale 16V - hanno conquistato 10 titoli mondiali - 6 nel Campionato Mondiale Costruttori e 4 nel Campionato Mondiale Piloti - oltre a 46 vittorie nelle 66 competizioni mondiali in cui hanno partecipato. La Lancia Delta rimane l'auto più vincente nella storia dei rally, lasciando un segno indelebile nel mondo del motorsport. E oggi la nuova Ypsilon Rally 4 HF è pronta a scendere in strada nel 2025, anno in cui Lancia farà il suo ritorno nel motorsport. L'obiettivo del marchio è ristabilire la propria presenza nella scena delle corse contemporanee, rendendo omaggio al suo glorioso passato nei rally.


 


Lancia, il cinema e lo Star System


Lancia rappresenta l'eccellenza ed è apprezzata in tutto il mondo da modelle, star internazionali, scrittori e artisti, come simbolo della cultura italiana del “bello e del lavoro ben fatto”. Le automobili Lancia sono apparse in film passati alla storia e in campagne di comunicazione eleganti e sofisticate. Il rapporto tra Lancia e il cinema risale agli inizi del '900, quando le automobili Lancia apparivano nei primi film muti girati a Torino. In particolare, apparvero nei telefoni bianchi ("telefoni bianchi", film italiani degli anni '30 nello stile delle commedie americane dell'epoca), dove queste auto furono scelte, da un lato, come veicolo dei sogni degli italiani . di varcare la soglia delle mille lire mensili (“1000 lire italiane al mese”, lo stipendio medio dell'epoca); e, dall'altro, quasi come l'incarnazione della chiave delle porte del mondo moderno. Alla fine degli anni Cinquanta il legame tra il marchio automobilistico e la “settima arte” divenne indissolubile. Era il tempo della dolce vita, con Roma capitale del cinema e del jet set internazionale: Via Veneto pulsava di vita e molte star scelsero Lancia per il suo stile inconfondibile. Claudia Cardinale, Anita Ekberg e Jean Paul Belmondo guidarono modelli come l'Aurelia e l'Appia, mentre Marcello Mastroianni optò per la sua Flaminia Coupé Super Sport Zagato. Innamorata dell'Aurelia B24, della Flaminia e della Flavia Convertibile, Brigitte Bardot poteva essere vista guidare le Lancia da Cortina d'Ampezzo alla Costa Azzurra. Nel frattempo, durante le sue cronache della stagione taurina spagnola, Ernest Hemingway viaggiava con un'Aurelia B21, sua compagna di viaggio per i suoi scritti su "L'estate pericolosa". Nel 1962 l'Aurelia B24 apparve ne "Il sorpasso" di Dino Risi e divenne una delle automobili più famose della storia del cinema italiano. Con il passare degli anni le vetture Lancia continuano ad essere protagoniste del grande schermo. La Fulvia Coupé è apparsa in "Profondo Rosso" di Dario Argento, mentre Alain Delon si mette al volante della Lancia Delta in "Pour la peau d'un flic". Recentemente le vetture Lancia sono state utilizzate in film famosi come “To Rome with Love” di Woody Allen e “Angeli e Demoni” di Ron Howard, quest'ultimo con la Delta protagonista. Simbolo della creatività e dell'eleganza italiana, il marchio Lancia brilla anche per le sue sofisticate campagne pubblicitarie che rispettano l'anima del marchio. Gli spot pubblicitari realizzati dal regista Gabriele Muccino, accompagnati dalla musica di Ennio Morricone, sono molto più che spot pubblicitari, sono autentici cortometraggi che restano attuali. L'elezione dei portavoce Lancia - Stefano Gabbana, Richard Gere e Carla Bruni - ha favorito l'amore per il marchio. Come ambasciatori dell’eleganza Lancia nel mondo,Queste celebrità sono diventate “Very Ypsilon People” e hanno contribuito a rendere il marchio un'icona in tutto il mondo. Non possiamo, infine, non citare la sua ultima apparizione sul grande schermo in “Corsa per la gloria” con Riccardo Scamarcio. Cronaca di una delle più grandi competizioni della storia dello sport e di un'autentica battaglia tra Davide e Golia, il film racconta la storia del Campionato Rally 1983 in cui la Squadra Lancia guidata da Cesario Fiorio e 037 si scontrò con un avversario davvero formidabile.

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