Fiat Doblò cambierà nome in Qubo L? Il ritorno del multispazio al Salone di Bruxelles
Il mondo Fiat sta vivendo una fase di profonda trasformazione dei propri nomi storici. Dopo l'operazione che ha visto l'intramontabile Panda sdoppiarsi per lasciare spazio alla nuova Grande Panda e ribattezzarsi ufficialmente Pandina, un nuovo interrogativo scuote il mercato dei veicoli commerciali e per famiglie: il Fiat Doblò sta per diventare Fiat Qubo L?
L'indizio principale arriva direttamente dai preparativi per la 102^ edizione del Salone dell’Automobile di Bruxelles, in programma dal 9 al 18 gennaio 2025. Fiat ha infatti annunciato che una delle stelle dello stand sarà il nuovo Fiat QUBO L.
Cosa sappiamo del nuovo Fiat QUBO L
Le prime informazioni dipingono un veicolo che punta tutto sulla concretezza, cercando di riconnettersi con quel pubblico che ha amato il vecchio Qubo per la sua simpatia e il Doblò per la sua capacità di carico.
* Versatilità familiare: Sarà un monovolume pensato per le famiglie moderne.
* Configurazione a 7 posti: Un ritorno atteso per chi necessita di massimo spazio.
* Motorizzazione Diesel: Nonostante la spinta verso l'elettrico, Fiat conferma il propulsore diesel, fondamentale per i lunghi viaggi a pieno carico.
* Filosofia "Dolce Vita": Il design promette un "tocco di allegria", allontanandosi forse dall'estetica puramente "furgonata" per abbracciare linee più vicine al mondo passenger.
Strategia del "Doppio Nome": L'effetto Pandina
Il dubbio sorge spontaneo: se esiste un Qubo L, vedremo presto anche un Qubo "standard"? E soprattutto, che fine farà il nome Doblò?
L'ipotesi più accreditata è che Fiat voglia replicare la strategia adottata con i fratelli maggiori:
* Ulysse / Scudo: Il primo è la versione per trasporto passeggeri raffinata, il secondo è il van da lavoro.
* Pandina / Grande Panda: La coesistenza di due modelli simili ma con nomi e posizionamenti diversi.
È molto probabile che assisteremo a un "doppio nome" Qubo-Doblò. Il marchio "Qubo L" potrebbe identificare la variante Passenger (il C-Van dedicato alle famiglie), lasciando il nome "Doblò" esclusivamente alla versione Cargo per i professionisti.
Perché questo cambio sarebbe logico?
Il nome Qubo evoca immediatamente concetti di compattezza urbana e simpatia, caratteristiche che Fiat sta cercando di reiniettare nel proprio DNA (si pensi alla nuova Topolino). Rinominare il Doblò "civile" in Qubo L permetterebbe di:
* Differenziare nettamente il prodotto "famiglia" dal prodotto "lavoro".
* Sfruttare l'affetto del pubblico per un nome che ha fatto la storia dei piccoli multispazio.
* Allineare la gamma a un linguaggio più giocoso e meno industriale.
In breve: Il Salone di Bruxelles potrebbe sancire la fine del Doblò come lo conoscevamo per le famiglie, dando il benvenuto a una nuova generazione di "Qubisti" pronti a viaggiare in sette.
