Accontentare gli amanti del lusso, del comfort, della sportività e delle high performance, magari aggiungendo anche il contenimento dei consumi e delle emissioni non è certo un’impresa facile. Alla Maserati hanno accettato, e vinto, l’ambiziosa sfida con la Quattroporte diesel, esperimento peraltro ben riuscito sulla più “compatta” Ghibli, già dotata del generoso V6 a gasolio con turbocompressore a geometria variabile di produzione VM. Con la recente acquisizione dell’azienda di Cento, specializzata nella realizzazione di propulsori diesel, da parte del gruppo FCA, di fatto il motore a gasolio della nuova Quattroporte viene così realizzato “in casa”. Il lavoro dei progettisti del marchio del Tridente non si è però limitato all’adattamento dei sei cilindri da tre litri sotto all’accogliente cofano della Quattroporte ma ha visto un minuzioso lavoro di “accordatura” per togliere le sonorità tipiche del motore diesel e trasformarle nel caratteristico “ruggito” Maserati. Già dall’accensione del motore risulta infatti difficile capire di essere al volante di una berlina alimentata a gasolio e quando poi si preme il tasto “Sport” sulla consolle centrale entrano in gioco i due attuatori acustici (Active Sound), piazzati prima dei doppi terminali di scarico ovali, che regalano alle orecchie un sound da tenere i finestrini aperti anche in pieno inverno. Guidare la Quattroporte diesel è un piacere che invita a macinare chilometri su chilometri (a patto di disporre di un importo base di 98.373 euro ma che con una manciata di optional si fa presto a superare abbondantemente...), poiché grazie alla sofisticata elettronica di bordo si passa dalla guida completamente rilassata a quella più sportiva e impegnativa consentendo al guidatore di giocare tra le varie combinazioni disponibili tra settaggi della risposta del motore, cambio e sospensioni Skyhook. All’interno dell’abitacolo si conversa piacevolmente a bassa voce anche quando l’ago del tachimetro tende a superare la velocità massima autostradale consentita dal Cds, merito dell’accurato lavoro di insonorizzazione svolto sul propulsore dai tecnici della casa modenese. Per chi è alla ricerca delle prestazioni invece, i 1.885 chilogrammi di peso e i 5.262 millimetri di lunghezza della Quattroporte diesel scattano da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi mentre la velocità massima è di 250 km/h, grazie ai 275 Cv disponibili insieme alla generosa coppia di 600 Nm (per il mercato italiano è disponibile una versione da 250 Cv esente dal superbollo, e dalle prestazioni che si discostano di pochissimo). L’ottimizzazione dell’aerodinamica con il sistema start-stop e l’efficienza del propulsore si traducono in consumi decisamente contenuti, considerando che siamo pur sempre di fronte a un’ammiraglia di generose proporzioni: 6,2 litri di gasolio bastano a percorrere cento chilometri, con emissioni di CO2 pari a 163 g/km (ciclo combinato Nedc; 7,8 litri/100 km ciclo urbano; 5,2 litri/100 km ciclo extra-urbano). Per il resto la Maserati Quattroporte diesel adotta gli stessi elevati standard delle sorelle equipaggiate con i più potenti propulsori a benzina V6 e V8 twin turbo, verso i quali dimostra ampiamente di non avere nessun timore reverenziale.
Se Alfa Romeo è in mano a Stellantis si deve a Carlos Tavares. E anche il fatto che la Lancia non sia stata chiusa è dovuto alle decisioni del manager. A ribadirlo è stato lo stesso amministratore delegato del gruppo Stellantis, che ha dichiarato di essersi opposto alle numerose richieste di vendita del marchio del Biscione e di chiusura del brand di Torino. "Non potete immaginare quante persone mi hanno chiesto di chiudere Lancia quando abbiamo creato Stellantis", ha commentato Tavares parlando dei futuri programmi sportivi dei marchi italiani. "Dovete sapere due cose. Innanzitutto, c'erano molte persone che bussavano alla mia porta per farmi vendere Alfa Romeo. E ho detto di no. E c'erano tante altre persone che mi dicevano che avrei dovuto uccidere Lancia. È imbarazzante: ho detto di nuovo no. Quindi oggi, quello che abbiamo fatto è stato riconvertire il business di Alfa Romeo. Il marchio è redditizio, è posizionato nel segmento premium. L'attività è in cr
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