Da oltre cinque anni il dipartimento Heritage porta avanti l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio di auto storiche dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Nell’ambito di un rafforzamento della presenza sul territorio nazionale, vengono ora lanciati gli Heritage Point in collaborazione con i Motor Village di Roma e Palermo, destinati a diventare nuovi punti di riferimento per l’erogazione di servizi ad appassionati e collezionisti. I due nuovi corner si aggiungono alla Heritage Gallery del Mirafiori Motor Village e agli spazi dedicati ai servizi Heritage presso il Motor Village di Arese, situato nel comprensorio che ospita anche il Museo Storico Alfa Romeo. Dato l’interesse che l’iniziativa sta suscitando anche a livello internazionale, verrà a breve esteso ad altri Motor Village europei.
A pochi mesi di distanza dalle celebrazioni per il suo quinto anno di attività, Heritage rafforza il suo piano operativo aprendo gli Heritage Point in collaborazione con i Motor Village di Roma e Palermo. Qui infatti sarà possibile fruire di alcuni dei servizi più apprezzati dagli appassionati, avendo l’opportunità di richiedere i Certificati di Origine, far ispezionare la propria vettura storica per la Certificazione di Autenticità ed acquistare merchandising e una selezione di ricambi dedicati specificamente alle auto d’epoca. L’inaugurazione degli Heritage Point a Roma e Palermo prosegue quindi il percorso di successo iniziato con il Mirafiori Motor Village e il Motor Village Arese, confermando l’importanza di questi punti di riferimento per i collezionisti. La presenza di personale specializzato garantirà un’assistenza dedicata in grado di rispondere alle esigenze degli appassionati: gli Heritage Point diventano così gli ambasciatori di questo progetto mirato a offrire un servizio di qualità, incrementando al contempo la sua capillarità a livello nazionale. L’iniziativa sarà sostenuta da un apposito programma di comunicazione che includerà una chiara identificazione in situ degli Heritage Point, la promozione tradizionale su stampa locale e un canale di contatto diretto “digital oriented” tramite i siti web e i social network dei Motor Village, ma anche sulle pagine Facebook e Instagram del progetto Heritage, che hanno superato i 37 milioni di impression. Infine, dato il crescente interesse suscitato dall’iniziativa e le fruttuose collaborazioni instaurate con prestigiosi partner in diversi Paesi europei, l’iniziativa verrà a breve estesa presso altri Motor Village europei, nello specifico in UK, Germania e Svizzera, mercati in cui è particolarmente vivo il culto per le auto d’epoca italiane: una “passione senza tempo”, come recita lo slogan di Heritage. Nato nel 2015, il dipartimento Heritage ha l’obiettivo primario di tutelare ed arricchire l’immenso patrimonio storico dei marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia, con particolare focus sul parco vetture di proprietà costituito da oltre 600 unità. Ma al di là della mera conservazione, il progetto mira a valorizzare e far rivivere un patrimonio che racconta una storia così ricca e affascinante che merita di essere tramandata come un esempio prezioso e attuale ancora oggi. Questo scopo è stato perseguito con una serie di attività di esposizione statica, di partecipazione a competizioni riservate a vetture classiche e con l’offerta di vari servizi legati a questo mondo.
Stellantis chiede ai fornitori la Fiat 500 (ma a motore termico). Obiettivo: 175 mila auto. "Caro fornitore, ti chiediamo di valutare costi e capacità industriali per rispondere all’eventuale produzione di componenti auto destinate al modello 332 (Fiat 500 Bev, ndr) anche nella versione a motore endotermico per circa 175 mila vetture l’anno". La Fiat Nuova 500, chiamata anche Fiat 500e, Fiat 500 EV, o Fiat 500 elettrica, ha il codice progetto 332, ed è l'utilitaria a propulsione elettrica prodotta da FIAT a partire dal 2020. Se confermata, e se sarà a costi accessibili, l’operazione potrebbe rilanciare lo stabilimento di Mirafiori che oggi langue tra cassa integrazione, ipotesi di 3 mila operai in solidarietà fino a fine anno e una produzione che nel 2024 rischia di scendere sotto 50 mila pezzi. Il dietrofront sull’elettrico potrebbe essere una risposta, almeno per qualche anno, e in attesa che i costi della mobilità green diventino sostenibili, a una crisi dell’auto che
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