Lo scorso ottobre, durante la presentazione dei conti del terzo trimestre, il ceo del gruppo FCA Mike Manley ha confermato l'uscita dal segmento A: "In un futuro molto prossimo ci vedrete concentrarci nuovamente su un segmento a più alto volume e con margine più alto e ciò comporterà un allontanamento dal segmento delle piccole". Indiscrezioni a riguardo indicano il 2024 come l'anno in cui questo piano si concretizzerà: le economie di scala garantite dalla nuova piattaforma Cmp di PSA dovrebbero consentire al Lingotto di proporre vetture di dimensioni maggiori a prezzi contenuti e con margini superiori rispetto a quelli dei modelli attuali.
L'ambizioso obiettivo della Fiat Chrysler Automobiles è quello di portare chi attualmente guida una citycar a scegliere una compatta di segmento superiore e di riconquistare parte dei clienti della Fiat Punto che, prima della sua uscita di scena nel 2018, ha guidato per anni le classifiche di vendita del marchio torinese.
Nel vasto panorama dell'industria automobilistica italiana, c'è un'auto che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del settore: l'Autobianchi A112. Questo piccolo gioiello, prodotto tra il 1969 e il 1986, ha conquistato il cuore degli italiani e non solo, diventando un'icona del design e dell'ingegneria automobilistica. Nascita e Sviluppo L'Autobianchi A112 è stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino nel 1969, come erede della famosa Bianchina. Progettata da Dante Giacosa, l'ingegnere che ha dato vita a molti successi della Fiat, la A112 era destinata a diventare un successo immediato grazie alle sue dimensioni compatte, alla maneggevolezza e all'efficienza. Design e Caratteristiche Tecniche Il design della A112 era semplice ma accattivante, con linee morbide e un look giovanile. Le sue dimensioni compatte la rendevano perfetta per la guida in città, ma nonostante le sue piccole dimensioni, l'A112 offriva sorprendentem
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