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La produzione della Giulietta Berlina

La produzione della Giulietta Berlina segna una svolta industriale epocale per Alfa Romeo. Se la 1900 aveva introdotto la produzione in serie, è con la Giulietta che lo stabilimento del Portello si trasforma davvero in una fabbrica moderna. All’inizio degli anni Cinquanta, il sito milanese era ancora legato a una logica produttiva artigianale, capace di sfornare non più di 50 vetture al giorno. Con la Giulietta, e con l’intervento dell’ingegnere austriaco Rudolf Hruska, l’intero processo viene ripensato: nascono nuove linee di montaggio, si riorganizzano i flussi, si razionalizzano le fasi produttive. Nel giro di pochi anni, il Portello arriva a produrre fino a 200 vetture al giorno, quadruplicando la sua capacità. Un salto quantitativo che racconta anche un salto culturale: l’Alfa Romeo non è più solo un marchio d’élite, ma una protagonista dell’industria automobilistica europea.

La gigafactory Stellantis di Termoli si farà



La gigafactory Stellantis di Termoli si farà. Stellantis dovrebbe stanziare oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti per trasformare la fabbrica di motori in una fabbrica di batterie. Il Governo supporterebbe l’operazione con 370 milioni di euro circa.

Termoli ospiterà la terza fabbrica di batterie europea del gruppo automobilistico, che attraverso la società ACC di cui è azionista al 33% sta costruendo un impianto in Francia, a Douvrin, e in Germania, a Kaiserslautern. Ma i piani espansionistici puntano ad altre fabbriche anche al di fuori dei confini europei, senza dimenticare il rinnovato impegno con Factorial per la messa a punto di accumulatori allo stato solido.

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