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Fiat 600 MY'26: 1.2 benzina e cambio manuale, 600 Spirit Abarth e 600 Sport

Canale Whatsapp Passione Auto Italiane Fiat si prepara a dare una scossa al segmento dei B-SUV con un aggiornamento sostanziale della sua 600, atteso con il Model Year 2026 . Questo rinnovamento non solo mira a rendere il crossover più accessibile e versatile, ma anche a iniettare una dose di sportività estetica, attingendo alla gloriosa tradizione Abarth. Il Ritorno del Termico Pieno e del Manuale La novità più attesa, che mira ad abbassare il prezzo d'ingresso e a soddisfare i puristi della guida, è l'introduzione del motore 1.2 benzina da 100 CV abbinato al cambio manuale a 6 marce. Attualmente, le versioni termiche della 600 sono disponibili solo in configurazione Mild-Hybrid con cambio automatico DCT. L'arrivo di questa opzione più "tradizionale" e meno elettrificata si allinea alla strategia di Stellantis di non abbandonare i clienti che preferiscono la frizione, come già visto con l'introduzione di motorizzazioni simili su altri modelli del gruppo.  * M...

Fiat 131 Diesel Abarth "London - Sydney" (1977)



Se oggi il pubblico degli appassionati si sta abituando a vedere automobili diesel impegnate e spesso vincenti nelle gare di durata, nel 1977 nessuno avrebbe mai pensato a un motore a gasolio per una gara, che fosse di resistenza o di velocità. L'impiego principale e sostanzialmente esclusivo di questo combustibile era appannaggio dei veicoli commerciali e agricoli, dotati ovviamente di prestazioni non entusiasmanti.
Non la pensavano in questo modo i tecnici Fiat, quando decisero di sviluppare una versione diesel della 131 berlina, modello in produzione dal 1974 e molto diffuso e apprezzato, equipaggiandolo di un motore SOFIM 4 cilindri in linea da 2445 cm3, in vista della presentazione al Salone di Torino del 1978.
Non solo: immaginando, giustamente, un possibile ritorno di immagine da un impiego prettamente sportivo di questo modello, venne chiesto all'Abarth di preparare quattro 131 Diesel (3 + 1 test car) per il Raid Londra-Sydney che si sarebbe corso nell'estate del 1977. In questo tipo di gara non serviva avere l'auto più veloce, ma quella più affidabile e con minori consumi.
Per alcune componenti, i preparatori Abarth usarono soluzioni di serie: ad esempio, il cambio a 5 marce e il differenziale autobloccante erano entrambi derivati dalla Fiat 131 Abarth.
Le tre vetture - condotte dagli equipaggi Robert Neyret/Marianne Hoepfner, Giancarlo Baghetti/Tommaso Carletti e Christine Dacremont/Evelyne Vanoni - si presentarono ai nastri di partenza a Londra il 14 agosto; dopo 45 giorni di raid ininterrotto e oltre trentamila chilometri percorsi, due 131 giunsero al traguardo a Sidney il 27 settembre e la vettura di Neyret/Hoephner vinse la categoria.
Grazie a questo risultato, la 131 Diesel 2500, che aveva lo stesso motore delle vetture in gara, ebbe una grossa spinta mediatica ancor prima ancora del suo debutto al salone dell'auto di Torino.



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