L'Alfa 20/30 HP venne lanciata nel 1914 come vettura destinata ad una clientela con maggiori disponibilità economiche per le sue elevate prestazioni, dimensioni e livello di comfort. È stata una delle prime incursioni del marchio nel mondo del lusso.
Dopo la Prima Guerra Mondiale e l'ingresso di Nicola Romeo nel capitale dell'allora Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, questo modello divenne il primo veicolo commercializzato come “Alfa Romeo”.
Nel 1921 il marchio lanciò la versione Alfa Romeo 20/30 HP ES Sport, con lievi modifiche estetiche e un aumento di potenza e velocità massima, oltre a innovazioni come il motorino di avviamento e i fari elettrici . Fu l'auto su cui mossero i primi passi miti come Enzo Ferrari e Antonio Ascari.
Nata nel 1910 con il lancio del modello 24 HP, la Fábrica Anónima Lombarda de Automobiles, meglio conosciuta con l'acronimo ALFA, vide presto crescere la sua reputazione per i suoi veicoli sportivi, che offrivano il massimo piacere di guida. sulle strade e in competizione. Qualche anno dopo, il marchio vide l'opportunità di rinnovare profondamente l'Alfa 24 HP pensando ad una clientela socialmente benestante, che apprezzava le prestazioni delle vetture milanesi, ma non voleva rinunciare all'abitabilità, al massimo comfort e a materiali e finiture di lusso. . . Con queste idee in mente Giuseppe Merosi progettò l'Alfa 20/30 HP, destinata a diventare un riferimento per l'alta borghesia italiana dell'epoca.
Con una potenza di 49 CV a 2400 giri/min e una velocità massima di 115 km/h, questo modello, disponibile nelle carrozzerie Berlina e Torpedo, fu un successo. In pochi mesi furono prodotte 285 unità.
La geopolitica però aveva altri piani e, nel 1915, l’Italia uscì dalla neutralità iniziale per combattere la Prima Guerra Mondiale. La fabbrica del Portello venne trasformata per collaborare allo sforzo bellico, per un totale di 95 commesse pendenti si dovrà aspettare qualche anno.
Durante il conflitto, Nicola Romeo, industriale napoletano, riuscì a riconvertire l'azienda verso la produzione di armi ed entrò nel capitale dell'Alfa per finire, nel dopoguerra, con l'acquistarne la totalità delle azioni, ribattezzando l'azienda Alfa Romeo. Scelse il suo modello più prestigioso, quello allora conosciuto come Alfa 20/30 HP, per lanciare il nuovo nome del marchio.
Nel 1921, quasi alla fine della storia di questa vettura, il “Biscione” lanciò una versione che ne spingeva ulteriormente le prestazioni: l'Alfa Romeo 20/30 HP ES Sport. Sotto alcune lievi modifiche estetiche alla carrozzeria e al radiatore, che adottava forme più arrotondate, fu incorporato un motore da 4.750 cm 3 , capace di sviluppare una potenza di 67 CV a 2.600 giri al minuto e di raggiungere i 130 km/h.
Fu l'auto con cui iniziarono a gareggiare alcuni piloti entrati nella leggenda, come Antonio Ascario, Enzo Ferrari o Sivocci Ugo. Ha aggiunto un prestigioso track record con vittorie in
la Targa Fioro, nel Mugello o nell'Aosta-Gran San Bernardo. La sua ultima vittoria arrivò nel 1922 nella Coppa del Garda.
Commenti
Posta un commento